-
Un bel culo
Data: 10/03/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Abidibbi
... di cui dava prova quando saliva sui ponteggi. Pareva un essere con una doppia vita, un po' un Dottor Jeckill e Mister Hide. "Grazie Signora, lei è mmolto bbona" -disse compunto, senza rendersi conto del doppio senso, quando lei mise sul davanzale della finestra una mezza torta di ricotta un po' in là nei giorni, facendo segno agli operai di venirsela a mangiare. Gli operai, naturalmente, non si erano fati pregare, e lei aveva mietuto una camionata di sorrisi e di complimenti piuttosto volgari. Da quel giorno tutto il cantiere l'aveva eletta a protettrice e il ponteggio risuonava di saluti da mane a sera, tanto che alla fine aveva dovuto chiudere le tendine, dopo che un operaio albanese aveva tirato fuori l'uccello dal sommo del tetto e glielo aveva mostrato. L'ucraino se ne era accorto ed era nato un alterco in seguito al quale l'albanese era quasi volato dal ponteggio e poi era stato cacciato dal cantiere. Un giorno l'ucraino passò davanti al cancelletto che chiudeva il passaggio che portava al giardinetto posteriore proprio mentre lei finiva di portar via con un rastrello un po' di foglie secche che il vento vi aveva depositato. L'operaio sfoderò un sorriso vasto animato da denti d'oro e lei rispose ruotando su un piede, come ruota un mappamondo, mentre sentiva la forza gravitazionale che esercitavano le sue rotondità posteriori sull'uomo, sensibile come l' ago di una bussola. Egli ne fu quasi risucchiato e entrò nel giardino. Lei sulle prime tentò di essere scostante, ...
... ma come al solito ottenne l'effetto opposto. Pareva che l'uomo fosse ormai entrato in un orbita dalla quale non poteva più liberarsi. Iniziò a parlarle della sua terra natale e di sua madre, che era laggiù che lo aspettava. Lei pensò che il partito migliore da prendere era di lasciarlo parlare, e si sedette su un gradino. Lui le raccontò che la sua era una terra bellissima, piena di galline e di pecore e che se lei lo avesse sposato l'avrebbe portata là. Paola rimase un po' interdetta a questa proposta, in nulla simile alla eccitazione animale che sapeva di provocare di solito. Lo lasciò svolgere la sua fantasia infantile di una casetta, con animali, e lei, e bambini, un quadretto felice che sembrava nato da un libro di fiabe e faceva un certo contrasto con la virile figura dell'uomo e i segni profondi e crudeli che la vita gli aveva inciso sulla faccia. Era sera e non c'era nessuno. Per fare un po' di luce provò ad accendere una grossa candela rimasta nel giardinetto dalla celebrazione del suo trentottesimo compleanno, due mesi prima. Tirava un po' di vento e l'uomo colse l'occasione per avvicinarsi, cercò di proteggere la fiammella del fiammifero con le mani e lei sentì che, là sotto, stava eccitandosi. Finalmente la candela fu accesa, ma piuttosto che illuminare la scena la luce traballante, riflettendosi sulle sue ginocchia, rese la situazione ancor più oscuramente sensuale. "Ora devo andare", fece lei, sentendosi quasi presa in trappola da sé stessa, e si sollevò in ...