1. La soldatessa domata


    Data: 22/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Svizzero85

    ... Improvvisamente smise di toccarsi come se qualcuno l�avesse messa in pausae di riflesso pure io, allarmato, lasciai andare il mio pisellone. Si levò a sedere su letto e aprendo un cassetto trasse una grossa spazzola. Sotto i miei occhi increduli da tanta fortuna la vidi mentre afferrava la spazzola per la parte �pelosa� e lentamente si infilava il manico di plastica nella figa. Dopo un paio di secondi di esitazione richiuse gli occhi e prese a stantuffarsi la figa come una forsennata. L�altra mano prese il capezzolo tra le dita e stringendolo forte iniziò a tirare verso l�alto tutto il seno. Quindi è questo che le piaceva, si eccitava a farsi male! La puttanella ora apriva la bocca in gemiti silenziosi e scuoteva la testa a destra e a sinistra mentre con velocità assurda si ficcava il manico della spazzola nella figa tirandosi il capezzolo.Non so cosa mi prese, la lussuria che avevo incatenato nei profondi recessi del mio cervello si liberò e prese il controllo completo del mio corpo. Non so come mi ritrovai a correre verso la caserma con l�uccello mezzo fuori. Entrai nella porta. Lungo il corridoio. Svoltai l�angolo e mi ritrovai davanti alla sua porta. Sporco di terra, in tenuta completa, con la patta aperta e il mio grosso uccello in tiro che svettava. Non esitai neanche un secondo, entrai.Quando la porta si spalancò l�odore di sesso mi pervase le narici, zittendo quel poco di razionalità che mi era restata. Il suo letto distava al massimo due metri da dove mi trovavo, la ...
    ... sua reazione fu felina, scattò in piedi facendo cadere l�asciugamano che le raccoglieva i capelli che improvvisamente liberi le ricaddero sulle spalle. Il seno ondeggiava dal movimento appena fatto e nella mano teneva ancora la spazzola con il manico avvolto dai suoi umori. Il viso era un misto tra furia e spavento, �che cazzo fai? Vai fuori!� mi urlò. Io non dissi nulla, chiusi la porta alle mie spalle e mi avvicinai �Vattene stronzo! Ti denuncio! Ti rovino!� mi gridava ma io continuavo a stare zitto e a venirle in contro. Quando fui a portata di tiro fece per tirarmi una sberla ma gliela bloccai facilmente. La trassi a me e vidi un lampo di paura nei sui occhi e poco convinta cercò di divincolarsi. Le sussurrai nell�orecchio �ho visto dalla finestra cosa stavi facendo, piccola puttanella.� E presi a leccarle il collo. La sentii gemere. �Io conosco le ragazze come te, dure, tutte di un pezzo, che non si piegano mai, ma la sai una cosa? Alla fine finite tutte piegate quando incontrate me, prima fate le difficili ma finite sempre in ginocchio con la mia grossa nerchia che si fa strada nella vostra boccuccia.� A quelle parole non posso fare a meno di notare la pelle d�oca che le è venuta sul braccio. Proseguo �quindi puttanella, ora ti inginocchi davanti al tuo padrone e mi ciucci l�uccello da brava cagna� Lei resta immobile e allora la spingo lentamente per le spalle verso il basso. Cade in ginocchio e mi guarda che la domino dall�alto. Le spingo la testa verso il mio uccello ...
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