1. Call lady


    Data: 28/08/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: LordBrummell, Fonte: Annunci69

    ... chetantocosavuoicheglieneimportissearriviconlescarpeinmanobastachelapaghi
    
    Ci farò l’abitudine. Almeno mi rilasso un po’. Che ci vado a fare con una pay se mi comporto come se potesse cacciarmi di casa se non le vado del tutto a genio ?
    
    Alea iacta est. Decido di lasciare gli indumenti in bagno. Il pavimento di legno a piedi nudi è confortevole e silenzioso.
    
    Lei è di spalle e sta accendendo un piccolo impianto stereo posto su un comodino di fianco al letto.
    
    Sull’orrendo comò chippendale c’è una cosa che mai avrei potuto immaginare esistesse. Un’altra piccola collezione.
    
    Di bambole.
    
    Le bambole di James Bond e della sua partner di ogni film dai tempi di Sean Connery.
    
    007 e Ursula Andress
    
    007 e Barbara Bach
    
    007 e Carole Bouquet
    
    007 e Britt Ekland
    
    Ogni coppia nella confezione originale.
    
    Ci sono tutte.
    
    Almeno credo.
    
    Ma che luogo è questo ?
    
    Possibile che non possa trovare una puttana come tutti gli altri ?
    
    Che riceve in qualche squallido monolocale con una confezione aperta di kleenex sul comodino.
    
    E si accende una sigaretta mentre accavalla le gambe con le calze nere smagliate.
    
    E ti guarda con una faccia che dice “Avanti bello che il tempo è denaro”.
    
    E’ il karma.
    
    Una volta un decrepito sacerdote di Shiva del tempio di Tanjore, con tre strisce bianche dipinte sulla fronte, me lo ha detto ridendo.
    
    Voi occidentali credete di poter controllare l’Universo, ma solo Shiva controlla il fluire del cosmo. E, mentre l’universo ...
    ... fluisce, lei si gira e dalle casse si diffonde una musica. Una specie di sottofondo con le onde che si infrangono sulle rocce.
    
    Non riesco a vederle il viso, è sfuggente come la realtà in cui fluttuo.
    
    Forse ha qualche sfregio o angioma sul lato sinistro del viso perché tiene sempre la testa inclinata dal lato opposto.
    
    Si toglie la camicia e la gonna.
    
    Sarà alta (con i tacchi) più o meno come me. Ha un intimo bianco bordato con un pizzo leggero. Le calze nere autoreggenti. Si toglie le scarpe e si sdraia sul letto, appoggiata sul gomito destro.
    
    “Cosa vuoi fare ?”
    
    “Dimmi prima se abiti in questa assurda casa (le vorrei chiedere)”, in realtà non lo so cosa voglio fare. E non voglio neanche saperlo. Non prima. Altrimenti mi sembra di allestire l’ennesimo inutile modello di previsione (che tanto la realtà ex-post è sempre diversa da quello che pensi).
    
    “Vediamo…” è l’unica cosa che riesco a dire.
    
    Ci siamo avvicinati e abbiamo cominciato.
    
    Intanto Ursula Andress ci osservava da una scatola impolverata.
    
    E Sean Connery, a fianco a lei, teneva il braccio destro alzato impugnando la sua Walther.
    
    All’improvviso mi sono trovato una massa di capelli scuri sopra e ho allungato le mani dietro la schiena per slacciare i ganci del reggiseno bianco.
    
    Sotto i globi dei seni ha due sottili serpenti azzurri tatuati.
    
    Se Sean Connery fosse uscito dalla sua scatola e mi avesse dato un pugno nello stomaco sarei stato meno sorpreso.
    
    Libera Nos Domine, mi sto per ...
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