Senilità
Data: 31/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: reveur
... Anna un giorno legittimamente avrebbe potuto scegliere di stare con un uomo giovane e prestante, per cui accettava di vivere giorno per giorno quel rapporto; lo accettava come un miracolo capace di portargli un po’ d’amore e di felicità, ma un miracolo che sarebbe potuto finire da un giorno all’altro.
“Va bene così!”, si diceva Lorenzo, “Ringrazio l’Onnipotente per ogni giorno di felicità che mi sta regalando. Non pretendo di più. E nel momento in cui Anna vorrà rifarsi una vita con un uomo della sua età, io sarò felice per lei e, per il suo bene, saprò mettermi da parte”.
Facile a dirsi.
Ad ogni buon fine questo processo di rinascita di Anna e il bisogno per entrambi di stare sempre più insieme cominciò a far nascere in entrambi il bisogno sempre più impellente di affrancarsi dallo stretto giogo della prostituzione.
*
Anna da alcuni anni viveva con altre cinque donne, tutte schiave del loro protettore albanese, che esigeva gran parte del loro guadagno e, quando gli andava, rapporti sessuali non protetti.
Quando poi quell’essere spregevole si innamorò perdutamente di una giovane e bella ragazza polacca, Adina, di appena diciannovenne, almeno l’onere dei rapporti sessuali con il magnaccia, per loro, venne meno, poiché il brutale albanese scaricava tutte le sue energie ed attenzioni sull’infelice ragazza, di cui era, tra l’altro molto geloso, tanto da tenerla praticamente quasi sempre segregata in casa.
L’infelice ragazza fece quindi da parafulmine a ...
... tutto vantaggio delle altre prostitute della casa che ricambiarono il favore dandole solidarietà, sostegno e affetto. Anna, in particolare, fu quella che si prestò maggiormente a fare da balia della ragazza, sia perché sua connazionale sia perché era la più anziana della casa.
L’amicizia profonda che legò le due donne si tradusse in un vantaggio per Anna in termine di libertà di movimento, di familiarità con il proprio magnaccia, che pur restando intransigente in rapporto ai guadagni, per il resto finì con lasciare correre su tante cose.
Anna fidava appunto in questa amicizia per dare forma agli incerti scenari del suo futuro.
*
Si era nel mese di Maggio, ed il 23 era il compleanno di Anna. Lorenzo invitò Anna a trascorrere insieme il fine settimana, nel corso del quale l’avrebbe portata a cena per festeggiare il suo compleanno.
Anna riuscì ad ottenere dal suo protettore il permesso di restare fuori casa dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina, rimborsando comunque al suo magnaccia il mancato guadagno per quei due giorni. Alla sua bambina Anna parlò di quell’invito, così come parlava sempre di Lorenzo e del loro sogno di costituire una famiglia rispettabile, di cui la ragazza avrebbe fatto parte a pieno titolo. Il sogno della madre era diventato anche il sogno della figlia che non poneva mai ostacolo agli incontri tra Anna e Lorenzo.
Il 22 Maggio, venerdì, Anna, non senza trepidazione, si recò all’appuntamento con Lorenzo in una via piuttosto recondita della ...