Serena - Racconti Erotici

Serena

... gradi.Accarezzo la schiena nuda di Serena, percepisco un suo brivido ed il solletico le fa accapponare la pelle ed interrompere il pompino.-Continua troia- la sua voce mi fa sussultare assieme allo schiaffo che ricevo sul culo, sono legata e non posso fare altro che riprendere il lavoro con maggiore intensità mentre il mio padrone è dietro di me; si il mio padrone, sono in suo possesso. Le sue mani esplorano la mia schiena, seguendo le mie delicate curve, i miei rotondi fianchi. Ora percorrono le cosce ancora coperte dalla gonna. Sento il lembo inferiore alzarsi lentamente, e piano mi sento scoprire le gambe. Mi sta sollevando la gonna, lentamente.La stoffa gira su se stessa lasciandomi vedere quelle bellissime cosce lunghe e affusolate, mi fermo qualche istante prima di scoprirle anche il culo. Avvicino il volto e assaporo l'odore della sua pelle. E' dolce, profumato. Faccio scorrere la mia lingua sull'interno coscia, la sento e la vedo rabbrividire. Poi termino il movimento, portando l'ultimo pezzo di stoffa della gonna al di sopra del culo, sopra l' elastico degli slip. Avvicino il mio volto tra le sue cosce, così vicino alla sua figa da toccare con il naso il triangolo di stoffa che copre la sua passera.Sento la stoffa è umida, annuso, assaporo, sa di sesso.Sono piegata a novanta gradi e con il fondo schiena completamente esposto, sento il suo respiro caldo tra le gambe. Ancora una volta il muscolo vaginale si contrae, mi sollevo sulle punte dei piedi appena sento un ...

... tocco sulla mia passerina, trattengo il respiro e cerco di rimanere in equilibrio.La sua voce mi sconquassa lo stomaco quando lo sento parlare: -Senti come gode questa puttana, sembra proprio che le piacciano i cazzi, sta grondando umori come fosse una cagna in calore-.Sento di avere le guance rosse, ho una strana sensazione di caldo nel volto; il cuore mi batte all'impazzata, non so cosa mi sta capitando, ho la testa confusa.Mi rendo solo conto che sto succhiando un pene quasi avidamente, incurante dei rumori che provoco. Sento il tipo ansimare; lo sento dire: -dai succhia troia, succhia. Ti piace il mio cazzo, senti quanto è duro.- mentre il suo pene entra ed esce dalla mia bocca.Il sentirmi manovrata dalle sue mani che, appoggiate attorno alla mia nuca danno il ritmo al mio movimento, sentire quelle frasi sconce che rimbombano nella mia testa, sapere che dietro di me un altro uomo stava contemplando il mio fondo schiena e intravvedere un altro che mi stava osservando da lontano, mi fa capire la situazione, mi rendo conto di essere sono un semplice oggetto del piacere, una bambola gonfiabile in carne ed ossa schiava di tre uomini, che faranno di me ciò che vorranno.Porto le mani sul bordo dello slip, lo afferro infilando le dita sotto l'elastico e tiro lentamente il tessuto verso di me, cominciando a mettere in mostra la parte alta del culo. Proseguo lento il movimento, il solco delle due natiche si fa più evidente piegando leggermente su se stesso.Mi appare la rosellina del ...