1. Una femmina vera


    Data: 08/04/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... alloggiava lei per arrivare davanti a casa sua. Lei sorridendo gli disse che era andato troppo avanti e lui ammiccando si scusò mettendo la marcia indietro, ma proprio mentre stava per pigiare l�acceleratore nell�eseguire la retromarcia lei lo fermò con la mano. Lui l�aveva volutamente immaginata così da sempre.Un attimo di silenzio e i loro sguardi s�incrociarono nei reciproci pensieri, l�emozione di quella mano sulla sua mentre ancora il motore era acceso spezzò qualsiasi incantesimo, come farebbe un bicchiere di vino rosso che va in frantumi sul pavimento. Mille gocce rosse si persero negli sguardi infiniti e intensi fra i loro occhi e le mani si strinsero l�una nell�altra, lei voleva entrare, voleva entrare nella sua casa. Lui gentilmente le fece un po' di strada con i piedi in mezzo a quel metro di neve fresca, fino al portone di vetro della sua casa modesta, ma piena di smisurata passione. Entrarono in punta di piedi e la neve sotto le suole scricchiolava sul pavimento di legno, si tolsero le scarpe e la sensazione del legno sulla pelle fu immediatamente calda e accogliente. Lui chiuse delicatamente il portone. Il silenzio della notte li avvolgeva e l�aria era ovattata dalla neve, nulla se non i loro respiri che aumentavano diventando più udibili.Lui le accarezzò il viso passandole delicatamente la sua mano fra i capelli. Erano neri, corvini, lisci e luminosi di consistenza fine ma robusta. La sua mano s�apriva e si richiudeva delicatamente sul suo viso mente lei ...
    ... chinando la testa dallo stesso lato s�abbandonava a quella carezza. Era dolce e calda, al tempo stesso forte e decisa, lui le sfiorò le labbra con le dita che poco prima aveva leccato delicatamente con la sua lingua. La sua saliva era un velo sulle labbra, il movimento sinuoso e lento delle sue dita sulle labbra di lei era talmente intenso, che lei ebbe la tentazione di morderle aprendo la bocca, tuttavia non poté farlo perché anche la sua lingua voleva quelle dita. Le labbra s�incontrarono proprio mentre lui ancora con le sue dita stava tornando alla bocca. La scosse un brivido e si dovette appoggiare al tavolo della cucina. Erano ancora in piedi scalzi, in quanto non si erano accorti d�essere finiti in cucina al buio. Lui la sollevò leggermente e l�appoggiò delicatamente sul tavolo, mentre lei in maniera così naturale allargò le gambe tirandosi su il vestito nero per far spazio al corpo di lui. Le labbra continuarono a sfiorarsi leggere, umide mentre le loro lingue danzavano un bolero sempre più esigente, le mani cominciarono a scivolarsi addosso, l�odore di lei era attualmente impregnante.Lui cominciò a leccarle delicatamente l�orecchio sinistro per scendere lentamente, lei rabbrividì di piacere. La sinfonia era iniziata e ogni movimento era musica soave per il loro corpi, che ondeggiavano prendendosi. In un attimo e quasi senz�accorgersene si ritrovarono completamente nudi ancora su quel tavolo della cucina, piccole gocce impalpabili di sudore scivolavano sulle loro pelli ...