1. Vuoi una gomma?


    Data: 13/04/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Claudio78

    ... della sua gola. Dopo che si fu ripresa dal secondo orgasmo regalatole da Paolo, impugnò con decisione il cazzo e iniziò a segarlo con la giusta forza, sempre tenendo la cappella ben protetta tra le labbra, finché non lo sentì inondarle la bocca. Rimasero accasciati in quella posizione per qualche minuto senza parlare, accarezzandosi reciprocamente con delicatezza. Quando furono nuovamente uno di fronte all’altro, Paolo non riuscì a trattenersi dal ricominciare a baciarla, indugiando a lungo non solo sulla bocca ma anche sul collo. Ogni tanto si interrompeva per fissarla e non poteva trattenersi dal dirle “Sei bellissima” ed altre frasi che in un altro momento avrebbe giudicato banali ma che in quel momento gli venivano dal cuore. Baci, carezze: tutto questo ebbe un effetto rinvigorente sul cazzo di Paolo. Quando Annalisa se ne accorse si alzò, andò verso la sua borsa e tornò con un preservativo. Lui non accennò alcuna protesta mentre lei, con grande cura, glielo faceva indossare. Lo lasciò sdraiato sulla schiena, gli si sedette sopra e lentamente si impalò su Paolo, che accompagnò questo atto buttando la testa indietro e chiudendo gli occhi ad assaporare ogni istante di quel meraviglioso momento. Era lei, adesso, che dirigeva il gioco e forse era sempre stato così da quando si erano incontrati. Lui alternava le mani tra il suo seno ed il suo sedere e tra di loro regnò per diversi minuti soltanto l’alternarsi dei loro respiri affannosi in un rapido cammino verso il piacere. ...
    ... Quando Annalisa sentì che Paolo era pronto iniziò a ripetere “Non venire, ti prego non venire” e così lui cercò di pensare ad altro e di utilizzare qualsiasi possibile tecnica, vera o presunta per ritardare l’eiaculazione. Finché lei non esplose nell’ultimo orgasmo di quella sera e finalmente gli lasciò via libera. L’orologio segnava 01:59 quando Annalisa iniziò a vestirsi. Lui la osservava con venerazione. “Quando possiamo…” chiese, venendo prontamente interrotto dall’indice che lei si portò prontamente al naso nel chiedergli di tacere. “Non chiederti quando ci rivedremo, perché non accadrà”, gli disse. “Ma perché? Non capisco. Abbiamo appena fatto l’amore!”, protestò lui. “Lo so - lo rincuorò accarezzandogli il volto - e non credere che non sia stato bellissimo. Ma non possiamo lo stesso. Il motivo per cui non ci siamo visti prima è che io ho un ragazzo”. In un attimo Paolo capì il motivo di quell’abbigliamento degno di un appuntamento e fu ferito dal fatto di aver raccolto le briciole di un altro di cui non conosceva l’esistenza. Se mai aveva immaginato di ricevere una pugnalata, la sensazione non era stata nulla in confronto a quanto stava provando. “Se ti fa star meglio arrabbiarti e darmi della stronza, della troia, o che so io, fai pure - disse Annalisa sedendosi accanto a lui - ma la realtà è che mi sei piaciuto da subito, sei dolce, impacciato e in questo sei irresistibile. E devo dire che usi molto bene la lingua”. Gli sorrise. “Purtroppo però io amo un’altra persona. ...
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