1. Odette, oui je suis putaine, 6a parte - ( fernando )


    Data: 16/04/2021, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... piccolo caldo sesso…
    
    “Ahnnn ! Ahnnn ! Ahnnnn ! Quiiiiiiii ! Encore ! Encore ! Encore ! Quiiiii !”
    
    “Ummm ! Uhnn ! Uhmmmm! Slaaaappp ! Uhmmmm ! Slaaaaappp !”
    
    La natura aveva fatto il suo corso: il cazzo di Fernando poté saettare fuori dalle sue vesti, e staccata la bocca da quel paradiso di carnalissimi umori acidi, ma invitanti per via del sapore salaticcio e bagnato, poté infilzare direttamente la vulva della ragazza che, dapprima stretta e poi elasticamente ben dischiusa sullo spacco dai suoi colpi di lingua maschili…
    
    “…Ahnnnn ! Ohhhhh ! ”
    
    “Ahnnn ! Ahnnn ! Ahnn ! Odettaaaaaaahhhh !”
    
    … si aprì in uno o due secondi per accogliere dentro di scivolo quel cazzo duro ed eccitato in cerca di congiunzione.
    
    “Ahnnn ! Ohhh ouiiiii ! Je le sens !”
    
    Una volta dentro la ragazza Fernando iniziò quel che avrebbe dovuto fare prima della leccata: baciare e leccare Odette sul collo, e sul viso, continuamente, e con modi da affamato; la qual cosa fece realmente eccitare anche Odette, che da parte sua allentò il laccetto della veste e scoprì per lui i capezzoli già turgidi svettanti dai suoi seni a coppetta. Due capezzoli dritti sugli attenti, come fossero stati soldatini…movendo il capo durante gli affondi di lingua nell’orecchio, ben addentro, la ragazza fece che Fernando potesse notarli; e non poteva non vederli data l’evidenza del respiro della ragazza. Il succhio di capezzolo Fernando lo praticò ad entrambi, cercando di non perdere il coito con un movimento ...
    ... inconsulto. Il centro della cappella di Fernando era allo spasimo. La fica di lei, per l’eccitazione, espelleva dei liquamini in eccesso ad ogni affondo del cazzo di lui. Quella donnina il suo orgasmo lo stava vivendo intensamente ed entro meno di un minuto sarebbe arrivato quello maschile di lui, sotto forma di sparo bianco, caldo e denso. Pratica dei tempi di sparo maschili, pratica d’istinto, mosse il bacino per far uscire quell’enorme cazzo; in altre circostanze lo avrebbe fatto godere dentro, ma per la sua missione non poteva permettersi di restare incinta…il ragazzo passò un lunghissimo istante a chiedersi del perché di quell’inopportuna interruzione, e mentre le guardava la fica bagnata che si richiudeva, si chinò come un animale a leccare via tutto quello che ne stava per uscire, come la bavetta bianco e argento. Odette lo lasciò fare un mezzo minuto, poi scostatagli la testa con un sorriso cambiò posizione mettendosi carponi ed alzando i lembi della veste. Il suo tondo culetto in pieno sole era a disposizione del giovane, che scostatele le natiche un paio di volte, vedendo in bella evidenza il roseo ano, si eccitò di nuovo: le scostò la natica con la sinistra, e con l’aiuto della destra vi accompagnò glande e asta contro quel buchetto da aprire maschiamente… e la trafisse d’un sol colpo. Quindi iniziò a sbatterla dopo averla presa saldamente per i fianchi:
    
    “AHN ! Uhi ! Ahhhhhhhhhh !”
    
    “Ahn ! Prendilo Odetta ! Prendilo nel culo ! Eccolo, dai !”
    
    “Ouiiiii ! Ouiii ! Oh ! ...
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