Odette, oui je suis putaine, 6a parte - ( fernando )
Data: 16/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: sexitraumer
... vuoli !”
“Va bene, quando vuoi…vuoi altre cinque lire ?”
“Sì, cinq autres e tu scopà me jusqu’au ton sommeil…”
“Giusquà ton som-me-il ? Che vuoi dire ? Non conosco il franzès…”
“Se tu reveillé tu scopà…puis tu dorme, no ?! Dopo scopà tu dorme, vero ?! Una, due altra, poi noi dorme, sì ?!”
“Sì, sì…”
“Tu hora altre cinq lires …”
“Va bene, le vado a prendere…”
Lino andò nell’altra stanza e tornò con delle monete spicce. Insieme avrebbero fatto meno di cinque lire; Odette con le monete non era, come tutte le prostitute del resto, una sprovveduta, e contatele sentenziò:
“Queste meno di cinq lires !”
“Sì, signorina, ma mi avete sbevazzato due nappi di acquavite ! Io me ne faccio bastare mezzo ogni sera !...”
Lino le indicò la quantità di alcolico che la ragazza gli aveva “sottratto”. Odette capì, e fu d’accordo. Si alzò restando completamente nuda, e andò a riporre le monete nel suo sacco, quindi senza chiedere a Lino si diresse alla bacinella che conteneva un po’ d’acqua con dei petali di rosa a profumarla, poi prese a lavarsi dapprima il viso, e dopo aver piazzato a terra la bacinella lavò la propria fica ed il culo. Quindi rimessa la bacinella sul piedistallo andò a prendere un po’ d’aria, benché tutta nuda, alla finestra. Anche Lino usò la stessa acqua per lavarsi il viso ed il cazzo; tuttavia il contatto, e lo sciacquettio di quel liquido universale stimolò in lui la voglia di urinare: prese il vaso da notte sotto il letto e si liberò. Poi ...
... Odette atteso che finisse, fece altrettanto. Quindi il vaso ritornò sotto il letto. I due erano pronti per un’altra cavalcata…
Odette, salita sul letto si mise carponi appoggiando la testa al cuscino. Offrì l’intero bacino al suo cliente che era invitato ad eccitarsi nella maniera a lui più comoda. L’uomo, inginocchiatosi dietro di lei, si mise a palpeggiarla e leccarla un po’ dappertutto, tra natiche e ano. Tra inguine e bassa fica…Lino era stanco, ma sempre disposto a rieccitarsi onde sentire sul suo cazzo il culo stretto della donnina. Da parte sua Odette, dopo aver bevuto lo sperma di Lino dal sapore forte, aveva deciso che non l’avrebbe più preso in bocca per quella notte. Nondimeno avrebbe lasciato l’uomo libero di sfogare la propria aggressività sessuale residua nel suo culo. Secondo la sua passata esperienza un uomo dell’età di Lino non sarebbe durato più di due altre scopate; il che si traduceva, comprendendo il riposo tra una e l’altra, in una un’altra oretta di sesso. E pensare che solo ventiquattro ore prima un bravo marinaio della flotta turca originario di quelle parti, la stava chiavando tra gli scogli del tricasino…non si poteva dire che Odette avesse avuto problemi di “ambientamento” lì a Muro…suoi pensieri andavano un po’ per conto loro, anarchicamente, mentre fuori da quel corpo appena le sembrava di sentirla la lingua di lui che compiva dei veloci assaggi dei buchini proibiti che avrebbe voluto tanto “esplorare” da piccolo. La nebbia di ricordi delle ultime ...