In palestra
Data: 20/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: mtbp, Fonte: Annunci69
... tanto”.
Fece tutto lui, non mi lasciò il tempo di rispondere o controbattere. Il suo ragionamento in fondo non faceva una piega e così mi rimisi seduto, tolsi l’asciugamano e poi mi sdraiai di nuovo sulla panca. Stavo a culo nudo e mi sentivo teso e in imbarazzo. Non so come ma lui se ne accorse.
- “Ti sei irrigidito. Ti da fastidio stare nudo?”, chiese sorridendo.
- “N…no no, vabbè, è che non ci sono abituato a farmi massaggiare da un uomo, nudo”.
- “Tranquillo, male non te ne faccio. Solo bene, fidati”, mi rassicurò lui.
E che bene, il benessere che mi davano le sue mani era qualcosa di indescrivibile. Il problema che da quel momento in poi oltre al benessere c’era una sensazione di piacere che cresceva dentro di me, soprattutto dal momento che, per massaggiarmi meglio, si mise sopra di me, senza però toccarmi, però il solo pensiero di averlo sopra mi provocò un’eccitazione incontrollabile, al punto che il mio pene, spiaccicato sulla panca, mi dava fastidio e quindi ogni tanto muovevo il sedere verso l’alto per fargli prendere aria.
- “Qualcosa non va?”, chiese lui.
Sapeva ciò che mi stava succedendo, aveva ormai ben capito cosa c’era che non andava. Aveva notato il mio sguardo fisso sul suo membro, così come aveva notato il mio pene sveglio quando mi tolsi l’asciugamano. Stava cercando di farmi impazzire, di portarmi al culmine, stava aspettando che io gli davo il via libera, con un gesto, in qualsiasi modo. Provai a trattenermi il più possibile, ...
... cercai di resistere anche quando sentii il suo membro strusciarsi leggermente sul mio sedere mentre si muoveva nel massaggiarmi. Non ce la facevo più, avevo paura ma al tempo stesso ero preso da una voglia incredibile. Dovetti cedere del tutto quando decise di cambiare posizione, infatti si tolse da sopra e si mise seduto davanti a me. Avevo il suo pene a pochi centimetri dal viso, in quel modo disse riusciva a massaggiarmi meglio, stancandosi di meno, ma per massaggiarmi nella parte più bassa della schiena doveva sporgersi di più in avanti, e ciò facendo il suo membro teso si avvicinava ancora di più al mio viso, al punto che non riuscii più a resistere e così aprii leggermente la bocca e lui ne approfittò per poggiarlo sulle mie labbra.
- “Mmmhh, finalmente”, disse lui gustandosi la mia lingua sulla sua cappella.
Leccai quella punta come un buon gelato, me la gustai tutta. Più lui si sporgeva in avanti e più io me lo facevo entrare dentro. Era grosso e lungo abbastanza da riuscire a prenderglielo tutto in bocca. Lo sentivo godere, non aspettava altro. Rallentò il suo ritmo nel massaggiarmi, fino a fermarsi del tutto addirittura. Si lasciò fare da me che mi stavo guastando tutta la sua asta, scendendo fino in basso per poi risalire e riprenderlo tutto dentro. Ad aiutarmi c’erano le sue mani sulla mia testa che la forzava nel costringermi a prenderlo tutto fino in fondo. Aumentai il ritmo nel pomparlo, andai più veloce dedicandomi con tutta la voglia che avevo a quel membro ...