1. In palestra


    Data: 20/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: mtbp, Fonte: Annunci69

    ... mentre sentivo Diego godere di quel pompino e per farselo lavorare meglio, si spostò con la schiena all’indietro, appoggiandosi con le mani sulla panca. Lo pompai a lungo, lo leccavo e succhiavo come meglio non potevo, più lui godeva più io mi davo da fare fino a quando non lo sentii godere più forte e inondarmi del suo piacere. I suoi schizzi furono lunghi e forti, così tanto che mi sentii colpito negli occhi e dovetti chiuderli fino a quando lui non smise. Quando terminò mi ripulì con l’asciugamano e potetti notare il suo sguardo sorridente e soddisfatto. In quel momento l’imbarazzo tornò, non riuscivo a guardarlo negli occhi, mi vergognavo per quello che avevo fatto ma al tempo stesso ero felice di ciò che era successo. Mi rialzai in posizione di seduto, aspettai che lui finisse di ripulirsi e aspettai che dicesse qualcosa. Lui guardò il mio membro eccitato e come se niente fosse mi disse di finire il massaggio ormai.
    
    Mi risistemai in posizione di sdraiato, lui tornò sopra di me, stavolta si sedette sulle mie gambe e ricominciò a massaggiarmi. La sensazione di benessere tornò, nonostante quello che era successo, il piacere non era finito e risentire il contatto delle sue mani mi fece eccitare ancora di più. Il mio corpo era tutto sudato, per il calore della stanza e per l’eccitazione, sentivo le sue mani scivolare sulla mia schiena fino a raggiungere il mio sedere, lo palpò un po’, poi risalì sulla schiena per poi riscendere giù, sempre più giù. Le sue dita sfiorarono ...
    ... il mio buchetto e quando le sentii d’istinto chiusi le chiappe.
    
    - “Stai tranquillo”, sussurrò.
    
    Continuò questo particolare massaggio e ogni volta si avvicinava sempre di più al mio sedere. Approfittò del sudore, della pelle scivolosa e, forse di qualcos’altro di bagnato, per cercare di entrare un suo dito dentro il mio sedere, e non dovette nemmeno forzarlo troppo che questo poco dopo entrò facilmente, piano piano, sempre di più. Sentire quel dito dentro mi provocò ancora più piacere, stavo impazzendo, entrava ed usciva dal mio culo, sempre più veloce. Il dito cambiò, fu il turno di quello più grosso che allargò ancora di più il mio buchetto, fino ad accettarne due di dita che mi scoparono il culo più velocemente, facendomi godere sempre di più. Non durò a lungo, non riuscii a trattenermi, col solo strusciarmi contro la panca mi lasciai andare anch’io in una copiosa venuta. Ero stanchissimo ma ancora una volta soddisfatto, rimanemmo qualche minuto seduti a riprenderci, fino a quando Diego non si alzò.
    
    - “Dai su, per stasera la seduta è finita. Vatti a rivestire che devo chiudere. Ci vediamo domani sera, stessa ora”.
    
    E così dicendo uscimmo dalla sauna.
    
    I giorni seguenti le sedute furono leggermente diverse, Diego pretese che fossi io a massaggiarlo per prima e così si sdraiava pancia in su sulla panca e io mi dedicavo per bene alla sua asta, fino alla fine, dopodiché mi faceva sdraiare e oltre a dedicarsi alla mia schiena, si dedicava al mio sedere, con le sue ...
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