1. LA COLLEGA RITROVATA


    Data: 21/04/2021, Categorie: Etero Autore: MAURIZIORSO

    ... in mille pezzi: aveva perso ogni pudore e si dimenava vogliosa mentre martellavo fino a toccarla internamente........venne ancora una volta e continuai a trapanarla..........ero anch' io prossimo alla resa e uscii dalla sua fessura per risalire e accomodarmi fra le sue stupende tette, che strinse attorno al cazzo per farsi scopare anche in quell' anfratto artificiale volutamente creato per farmi godere. Mi muovevo lentamente perch&egrave volevo gustare ogni secondo che passavo imprigionato fra le sue calde e rotonde sporgenze, mentre con le dita le titillavo i capezzoli, fino a quando esplosi in una sborrata che le imbrattò anche i capelli. Mi fece salire ancora più sù e aprì la bocca, leccando la cappella ancora intrisa dei nostri umori: percorse la verga in tutta la sua lunghezza e cominciò a solleticare i testicoli con la punta della lingua........segno che aveva ancora fame. Del resto, con un simile trattamento il mio bastone di carne non accennava minimamente ad abbassare la cresta: a quel punto, Claudia si distese sulla pancia e nel farlo, si limitò a guardarmi per un istante e mi disse che prima di cena aveva provveduto a farsi un clistere. La sua affermazione era un chiaro invito e prontamente, mentre lei allargava le gambe per facilitare la mia successiva missione, mi posizionai tra le sue natiche e andai a cercare con la lingua l' orifizio anale, che allargai leggermente con le dita -dopo averci sputato sù un paio di volte- per aprirmi un passaggio, finch&egrave ...
    ... non inserii il pollice, mentre con le altre dita le titillavo di tanto in tanto l' imboccatura della passera: iniziò a dimenarsi con sempre più vigore e continuava ad eruttare come un fiuma in piena. Infilai due dita fin quasi in fondo.......ero riuscito a creare un varco e appoggiai la cappella sul buchino, spingendo leggermente in avanti, mentre Claudia sollevava il bacino quel tanto che bastava per garantirmi una migliore angolatura di ingresso. Diedi allora un colpo deciso e affondai fino ai coglioni come un coltello nel burro: la presi quindi saldamente per i fianchi, mentre lei si inarcava ulteriormente ed iniziai a fare avanti e indietro. Mi immersi più volte nelle sue viscere: la ragazza mugolava dal piacere mentre la penetravo a fondo e si distese sulla pancia invitandomi a fare altrettanto. Andai quindi a comprimere il torace contro la sua schiena, e contemporanemente con un gioco di reni e di bacino la chiavavo facendola sobbalzare ad ogni legnata, con la quale sprofondavo nel suo canale secondario. Lei, molto opportunatemente cercava di trattenersi, perch&egrave sapeva che eravamo in albergo e che non poteva urlare come avrebbe desiderato fare, perch&egrave le mi bordate diventavano sempre più vigorose: era prossima a capitolare ed allora la feci voltare, affinch&egrave si distendesse nuovamente sulla schiena. Piegò le ginocchia e allargò le cosce quanto più possibile, mentre il mio cazzo -in rapida successione e in maniera alternata- usciva dalla fregna per entrare ...
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