1. Quando l'età è relativa entra in gioco la malizia


    Data: 28/08/2017, Categorie: Etero Autore: SexCulture, Fonte: Annunci69

    ... lei mi chiese se volevo un passaggio ma, un po’ perché non volevo tradire la mia ragazza, un po’ perché comunque avevo ancora timore riverenziale, non feci alcuna mossa. Ci salutammo in maniera calorosa ma non successe niente ma strappai un aperitivo.
    
    Ci sentivamo abbastanza spesso, oramai il sesso era diventata il nostro argomento preferito. Ci raccontavamo le nostre esperienze, sia positive che negative.. C’era costante eccitazione sia nelle mie che nelle sue parole. Ci volevamo ma nessuno lo poteva dire e questo rendeva il tutto eccitante da morire..
    
    Passò così ancora qualche settimana. Nel frattempo tornai single (non per colpa di Martina) e non persi tempo per “consolarmi”. La volevo. Le chiesi di replicare l’aperitivo e organizzammo in pochi giorni.
    
    Nei giorni precedenti Lei appariva calma ma faceva trasparire un filo di nervosismo, probabilmente non le capitava più spesso di uscire, poi figurarsi con un ragazzo giovane. Si vedeva nei suoi messaggi che stava aspettando quella serata, mi chiedeva del posto, come si sarebbe dovuta vestire etc. Io per non deluderla scelsi il posto con attenzione (sapevo che non era frequentato da gente troppo giovane) e mi vestii bene. Lei arrivo molto bella, in gonna e camicetta, non casta ma non porca. Un po’ di convenevoli, ma davvero tempo un minuto mi stava già raccontando della scopata che aveva fatto con un banchiere veneto, ottimo a letto ma un po’ “vuoto”. Ormai a entrambe interessava solo quello, era diventata un gioco ...
    ... piacevolissimo per entrambe. La feci raccontare un po’ come andò il loro ultimo incontro e la mia erezione stava scoppiando. Non ce la facevo più. Mi avvicinai al suo orecchio e gli dissi “Marti smettila perché tra poco non so se riesco a trattenermi, ho già il cazzo durissimo..” volevo vedere come reagiva.
    
    M:” mi piacerebbe vederlo”. Disse lei ostentando calma e sicurezza. Mi aveva portato dove voleva lei.
    
    I:” andiamo in bagno”. Dissi ridendo (ma non troppo)
    
    M:” ahahahah no dai.. tu mi fai bere e poi mi provochi, non vale” disse come una finta ingenuità che la descriveva perfettamente.
    
    Dovetti mantenere la calma per non farmi sfuggire di mano la situazione, ma ero davvero eccitato come un adolescente. Non ordinammo un secondo cocktail ma con calma senza dirci nulla ci avviammo verso l’uscita. Senza una direzione precisa uscimmo dal locale, e mentre si accendeva una sigaretta la spinsi contro il muro senza troppo rifletterci. Non ce ne fregò nulla neanche per un attimo del fatto che fossimo in mezzo alla strada.
    
    Subito la baciai con decisione, lei come me aspettava quel bacio da mesi, le nostre lingue si intrecciarono alternando momenti di sessualità fortissima a momenti di dolcezza. La girai di spalle, le spinsi il viso contro il muro, e le feci sentire la mia eccitazione che si sentiva bene anche da sopra i pantaloni. La tirai per i capelli riprendemmo a baciarci con una foga pazzesca sempre con lei di spalle, le alzai la gonna e le passai una mano sopra il ...