1. Quando l'età è relativa entra in gioco la malizia


    Data: 28/08/2017, Categorie: Etero Autore: SexCulture, Fonte: Annunci69

    ... tanga. Era fradicia. Lei come sentii passare la mia mano fece lo stesso con me.. Si vedeva che voleva testare il mio cazzo, e mi piace pensare che come me ci aveva pensato e desiderato non poco nelle ultime settimane. Andammo avanti così non poco finchè lei mi disse con una faccia che non dimenticherò mai “voglio succhiartelo”. Lo voleva davvero. Mai mi sono sentito così desiderato. E io desideravo lei.
    
    La presi per mano e la portai alla mia macchina, abitavo li vicino. Mentre guidavo dovetti stare attento a due cose, a non schiantarmi e a non venire. La sua mano non si staccò mai dal mio cazzo per tutto il tragitto, entrato nella mia via me lo tirò fuori e se lo imboccò immediatamente. Mi tolse il fiato. Ad oggi non so ancora se fosse per tutte le seghe che mi ero fatto pensandoci, se fosse per l’alcol, o perché fosse davvero brava, ma fu come se nessuna me lo avesse mai preso in bocca. Fu meraviglioso. Accostai al primo portone, non era particolarmente tardi ma non me ne fregava nulla, l’unica cosa di cui mi interessava era godermi quel pompino che avevo sognato per anni. Sembrava assatanata, i suoi occhi vedevano solo il mio cazzo. Era vero quello che mi aveva detto: adorava fare i pompini e si vedeva per davvero. Dopo uno sconvolgimento iniziale mi tranquillizzai e quelle settimane di provocazioni avevano probabilmente permesso di instaurare una vera complicità sessuale. Ci movevamo come se fosse la centesima volta ma con l’eccitazione di due adolescenti.
    
    Presi in ...
    ... mano la situazione, i ruoli erano diventati naturalmente l’opposto di quella che era la gerarchia in ufficio. Le dissi con tono fermo” Marti mi stai facendo impazzire, ma legati i capelli, voglio guardare” lei sorrise lusingata e si sfilò l’elastico dal polso e si legò i capelli. La afferrai per la coda e le dettai il ritmo e le dicevo cosa fare “lecca le palle” e lei eseguiva, “ora succhialo” ”fammi vedere quanto cazzo adori fare i pompini”, lei rispondeva con versi di apprezzamento anche con il cazzo piantato in gola, ma soprattutto, e me ne accorsi dopo, si stava masturbando.. dovetti trattenermi per non venire. Come me ne accorsi allungai la mano e le sfregai il clitoride con le dita e prima con un dito e poi con due la penetrai e incominciai a masturbarla forte sfregandole il palmo sul clitoride. Lei incominciò a mugugnare e a godere. Li fu davvero uno spettacolo meraviglioso e non ci fu neanche bisogno di dirle che stavo per venire, se ne accorse da sola e cambiò ritmo. Si lasciò in bocca solo la cappella e non so quanto sperma riversai nella sua bocca ma non se ne perse neanche una goccia, soddisfatta mi guardò, aprii la bocca per mostrarmi il contenuto e ingoio enfatizzando il gesto. “Questa era l’altra cosa che adoro fare….” Disse soddisfatta. Io risi, quasi tramortito.
    
    Forse ci fu il primo momento di imbarazzo vero.. ma durò solo un attimo, io risi e le dissi che aveva ragione, le mie coetanee avrebbero avuto solo da imparare da lei.. Lei molto dolcemente mi disse ...