1. Come parlarne? - Capitolo III


    Data: 23/05/2021, Categorie: Feticismo Autore: VB1977, Fonte: EroticiRacconti

    ... se fossi stato colpito da un incantesimo e bloccato da un’improvvisa e incomprensibile incredulità, che non mi permetteva di accettare la realtà nella quale mi ero venuto a trovare, ovvero l’amore tra me e Debora. Era troppo bello per essere vero. Perciò non era vero. Doveva essere un sogno. Oppure ci doveva essere qualcosa, una cosa qualunque, che obbligava Debora a baciarmi in quel modo. Forse qualcuno la stava ricattando. La mia mente iniziò ad inventare una scusa dietro l’altra, nel tentativo di trovarne almeno una che giustificasse tutto, fuorché un sentimento sincero da parte di Debora nei miei confronti. Una ragazza bella, spettacolare e piena di buone qualità come lei non poteva essersi davvero innamorata di uno sfigato come me. Era ovvio che il ragazzo giusto per lei fosse uno migliore di me, uno alto, biondo, palestrato, figlio di papà… Eppure era brava a recitare, pensai, sembrava innamorata davvero… Si ritrasse appena. Ecco, pensai, ora mi dirà la verità. Che ha giocato. “C’è qualcosa che non va?” domandò invece, aggrottando le sopracciglia. “Mi sembri freddo.” Le sue braccia rimanevano attorno al mio collo, ma i suoi occhi mi fissavano, preoccupati. “Debora, se non sei sicura di quello che provi per me…” “Che stai dicendo?” La sua espressione divenne confusa. “A me sembri tu quello insicuro…” “Voglio solo dire che pensandoci…” “O RI-pensandoci, vorrai dire.” Adesso pareva innervosita. La voce tremava. “Non mi starai mica scaricando il giorno dopo a quello in cui ...
    ... mi hai detto che sei innamorato di me, vero? Non ci provare proprio…” “No, no Debora, aspetta...” mi affrettai a dire. “Forse non sono stato chiaro…” “E allora?” domandò con tono inquisitorio. “Io sono sicuro dei miei sentimenti” dissi, “perché so quanto tu sia speciale e straordinaria. Io so che bella persona sei. Ma i tuoi sentimenti invece… Che giustificazione hanno? Davvero non capisco come possa essere possibile che una persona come te si sia innamorata di uno… di uno come me. Se stai con me solo per… per… che ne so… ” “Beneficenza?” intervenne lei. “Ecco, sì” proseguii, con più sicurezza “se stai con me per beneficenza,vorrei che…” Arrivò un ceffone, così rapido da non vederlo nemmeno partire, che si stampò sulla mia guancia sinistra, facendomi girare la testa. Seguirono immediatamente dolore e calore intensi. Infine il mio silenzio. Attonito. Nei suoi occhi c’era il fuoco della rabbia. Tale da far impallidire qualsiasi eruzione vulcanica. Oggi posso dire che è stato un bene che in quel momento non potesse lanciarmi palle infuocate con quegli occhi. “Ora che ho la tua attenzione,” disse, con una certa aggressività, ”vorrei che ti fosse chiaro che non ho atteso che arrivasse il giorno di ieri come se fosse un compleanno, che arriva puntuale tutti gli anni, che vivi con trepidazione fino a quando non ricevi i regali e sei al centro dell’attenzione. Ho atteso quel giorno per quasi sei anni... Hai capito? Sei lunghi anni, domandandomi giorno e notte se ti saresti accorto di ...
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