1. Ma chi me lo doveva dire ... epilogo


    Data: 01/06/2021, Categorie: Etero Autore: reninytxis

    ... terminarono solo perché il freddo e la debolezza ebbero il sopravvento. La riportai a riva, dove Anna e Giò stavano cercando di asciugarsi. In mancanza di meglio non ci fu che rivestirsi bagnati come eravamo e correre a casa. Se fosse stato il caso saremmo tornati in città per finire la serata passeggiando, ballando da qualche parte o bevendo qualcosa.
    
    Ma dopo la doccia nessuno fu particolarmente ansioso di uscire. Anzi, nonostante il lungo riposo pomeridiano, Anna crollò sulla spalla di Giò, che in breve la seguì. Li lasciai sul divano a dormire e dissi a Mara che andavo a prendere il fresco in solarium. Mi sorrise, stanca, dalla sua poltrona con un cenno.
    
    Presi la mia tazza di tisana e andai a sedermi con la schiena contro il muretto della terrazza. Ero davvero spossato, forse per il freddo, e indossai il maglione che avevo buttato sulle spalle. Le luci del giardino si spensero e la Via Lattea apparve, meravigliosa. Una vista che intimoriva e rassicurava al tempo stesso. Cercai per gioco di distinguere pianeti e stelle: “i pianeti brillano, le stelle scintillano” mi sembrava di ricordare ...
    
    Finita la tisana, mi distesi su uno dei tappetini e continuai a scrutare tra quelle luci lontane, perso tra altrettanti pensieri. Sentii un fruscio provenire dalla scala seguito dal tocco di piedi nudi sul pavimento.
    
    -Neanche tu hai sonno? – chiesi.
    
    -Sto morendo di sonno! – mi rispose sbadigliando la voce di Anna. Mi voltai sorpreso, cosa che a lei non sfuggì.
    
    -Lo so, ...
    ... non ti aspettavi di vedere me. – mi disse sorridendo – E non è escluso che più tardi lei ti raggiunga. Però, vedi - disse stendendo un grande plaid sui materassini, invitandomi a raggiungerla – Mara non è impulsiva come può sembrare. C’è voluto quasi un anno prima che facessimo l’amore la prima volta.
    
    Mi missi comodo sul fianco per seguirla meglio.
    
    -Insieme abbiamo imparato a cogliere le occasioni quando si presentavano. – proseguì – uomini o altre donne, ma solo perché ciascuna dà sostegno e sicurezza all’altra. Nessuna di noi ha mai pensato che la nostra fosse una relazione definitiva. E devi sapere che le occasioni di trovare la “persona giusta” sono state tante per tutte e due … ma non abbandonerei mai Mara! Non la lascerei per nessuno al mondo se non la sapessi al sicuro!
    
    Scrutavo i suoi occhi. Nella penombra riflettevano la poca luce che arrivava dalla città ed Anna non smetteva di tenere lo sguardo fisso su di me: riuscivo a percepire tutta la serietà dentro quelle sue parole.
    
    -Luca, - disse - se mai dovessi arrivare al cuore di Mara, non ferirla, o dovrai vedertela con me! – disse con tono duro.
    
    Non risposi. Non avrei potuto. Niente di ciò che avrei potuto dire sarebbe stata una risposta degna o giusta. Mi limitai ad assentire, in silenzio.
    
    Anna si avvicinò e mi diede un lungo bacio, dolce e deciso come quello che mi aveva dato sulla spiaggia. Quindi si alzò e andò via.
    
    Tornai ad ammirare il cielo stellato, con più dubbi e turbamenti che mai … Ma ...
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