Un' amicizia particolare (seconda parte)
Data: 03/06/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: verpad
C’era il rischio che l’imbarazzo si facesse pesante al risveglio la mattina seguente; quattro individui che non avevano mai avuto esperienze al di fuori della coppia e che tutto d’un tratto si erano ritrovati sullo stesso letto a fare sesso gli uni davanti agli altri, come si sarebbero guardati il giorno dopo?
Temevano tutti il momento in cui, alzandosi dal letto si sarebbero incrociati con l’altra coppia; cosa si sarebbero detti?
Si sorpresero tutti invece della naturalezza con cui rivedendosi quella mattina si salutarono nello stesso modo in cui si erano lasciati: un abbraccio ed un bacio, come se l’esperienza vissuta insieme li avesse uniti ancora di più, più profondamente, ad un livello più intimo.
Scoprirono anche il gusto di parlare tutti insieme e liberamente degli eventi della sera precedente, anche scherzandoci sopra. L’atmosfera era molto serena, famigliare, a tal punto che fu naturale per le due donne muoversi per casa in mutandine e canottiera senza reggiseno, senza vergogna degli sguardi affamati degli uomini che non si perdevano ad ogni passaggio quei seni che in trasparenza ballonzolavano sotto le magliette e quei due fantastici culi per niente nascosti da quelle mutandine microscopiche.
Le due amiche sembravano veramente raggianti quel giorno e si comportavano in maniera molto complice, come se quel bacio della sera prima le avesse unite ancora di più; già prima erano in sintonia, ma ora era come se fra di loro ci fosse un’intesa superiore: ...
... sembravano sorelle, amiche, amanti. Pietro era quasi geloso della confidenza che Anna aveva raggiunto con l’amica, ma era troppo contento di vedere finalmente sua moglie sentirsi così bene con il proprio corpo, vedere che aveva recuperato sufficiente autostima da mostrarsi senza timore in una tenuta così succinta; inoltre lo eccitava tantissimo il fatto che quel giorno le due donne si stuzzicassero continuamente: fra scherzose manate sul didietro e casuali carezze reciproche, ma soprattutto con baci occasionali sulle labbra sembrava che facessero di tutto per provocargli una erezione costante. Non voleva assolutamente illudersi sul prosieguo della serata, ma se le premesse erano quelle c’era da aspettarsi qualcosa di interessante!
Dopo una cena un po’ fuori dal comune con la luce delle candele che faceva vibrare le ombre di quegli splendidi seni in trasparenza sotto le magliettine attillate rendendo difficile distogliere lo sguardo, dopo lo spettacolo delle due donne che lavavano i piatti schizzandosi a vicenda con la schiuma, chinate sul lavandino con il sedere incorniciato dal filo delle mutandine provocatoriamente proteso verso i due poveretti sul divano, era chiaro che l’eccitazione di tutti stava salendo a livelli pericolosi.
Erano tutti seduti al tavolo sorseggiando l’amaro quando Anna propose:
“Facciamo una partita a carte? Conoscete scala quaranta?”
“Dai, ci sto!” subito rispose Chiara.
Giocarono alcune partite segnando i punti, più o meno tutti alla pari ...