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Un' amicizia particolare (seconda parte)
Data: 03/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: verpad
... inaspettata, regalò un ballo talmente erotico che avrebbero voluto non finisse mai: mentre ruotava su sé stessa i fianchi ondeggiavano a ritmo mettendo in evidenza quel capolavoro che aveva al posto del culo, le braccia in alto dietro la testa sollevavano ancora di più quel seno che neanche il ballo riusciva a smuovere tanto era sodo. Incredibile! Pietro non si capacitava di come quella donna riuscisse ad essere così provocante, sensuale e allo stesso tempo mantenere un’aria tanto innocente. Con grande dispiacere di tutti il tempo finì e Chiara scese dalla sedia aiutata da Pietro che la sosteneva con le mani sotto le ascelle forse un po’ troppo vicine alla curva dei seni, ma ormai li conosceva bene dopo il massaggio del giorno precedente e non c’era motivo di scandalizzarsi per un tocco così fugace. La sorte volle finalmente punire Anna che comunque non si preoccupò più di tanto essendo suo marito a dover scegliere la punizione: sicuramente non sarebbe stato troppo cattivo. “Siediti a cavalcioni di Marco e bacialo per 1 minuto” ordinò Pietro che non vedeva l’ora di vedere sua moglie alle prese con l’amico. “Stronzo!” le sussurrò nell’orecchio Anna quando gli passò accanto dirigendosi verso Marco. Sollevò una gamba e salì a cavalcioni delle gambe di lui dando la schiena agli altri. Avvolse le braccia attorno al suo collo e si lanciò in un bacio passionale che tolse il fiato anche a Pietro. Anna temeva quel momento e invece era stato proprio quel bastardo ...
... di suo marito a fare in modo che accadesse: Marco stava ricambiando il suo bacio con passione, la lingua di lui cercava la sua, le mani appoggiate dietro la sua schiena che la attiravano contro il suo petto schiacciandole i seni contro la pelle di lui. Anna non poté evitare di eccitarsi sentendo la prepotente erezione che cresceva a contatto con le sue mutandine, ma stavolta si sforzò di non muoversi contro quel membro turgido e ci riuscì con grande fatica perché sembrava che il suo corpo volesse muoversi autonomamente contro la sua volontà. “Stop! Ehi, voi due, è finito il tempo! Ehi!” li incalzò alzando progressivamente la voce Chiara. Anna sentiva la voce dell’amica come se arrivasse da un’altra dimensione, lontana; non riusciva a staccarsi da quel contatto fra le sue labbra e quelle di Marco, fra i suoi capezzoli e il petto di lui, fra il suo sesso e quel palo duro… Con uno sforzo si alzò lentamente da lui guardandolo vogliosa negli occhi ed appoggiando una mano sui suoi boxer come per aiutarsi a sollevarsi; sentire quel membro duro nella propria mano le risvegliò la sensazione che aveva provato avendolo dentro di sé e dovette allontanarsi in fretta prima di ricadergli addosso non più sostenuta dalle gambe tremanti. “Wow!” esclamò Marco frastornato. “Scusate la reazione qui sotto, ma non posso proprio farci niente” disse per giustificare la evidente erezione che gonfiava i boxer e sporgeva dall’elastico. “Tranquillo, ti capisco! È diventato duro a me solo ...