1. Capodanno al lago


    Data: 05/06/2021, Categorie: Etero Autore: richardkutz

    ... fosse il suo culetto li sotto.
    
    A un certo punto la mia perseveranza fu premiata...su indicazione di Giada, Martina si piego' per prendere un bottiglia per terra.... permettendomi finalmente di intravedere il suo culetto...
    
    Non erano collant...Erano autoreggenti.
    
    La semplice vista di quel pizzo nero appena sotto la curvatura del sedere mi provoco' un sussulto nei pantaloni.
    
    Mi girai di scatto verso Matteo e Diego. Nessun cenno di vita. Mi sentii autorizzato a continuare a sbirciare..
    
    Forse Martina non se ne era accorta, ma rialzandosi, la gonnellina non era tornata al suo posto, era rimasta sollevata e lasciava in bella mostra le sue rotondità.
    
    Fu un gesto spontaneo, la mia mano si fiondo' sul rigonfiamento. Senza pensarci cominciai a massaggiarmi il pacco.
    
    Loro non si girarono mai, continuavano la loro conversazione come se fossero da sole e nessuno le stesse osservando...bevevano, brindavano, si davano colpetti con la spalla, sorridevano in continuazione.
    
    Poi accadde una cosa che mai mi sarei aspettato.
    
    Vidi la bocca di Martina avvicinarsi all'orecchio di Giada, sussurando parole che non potevo carpire.
    
    Giada la guardo' di rimando e sorrise. La mano di Martina si poggio' sulla schiena dell'amica, poi scivolo' lentamente verso il fondoschiena. Afferro' il lembo del vestitino rosso e lo sollevo' di pochi centimetri.
    
    Non realizzai subito quello che avevo davanti agli occhi... ci misi qualche secondo a rendermene conto, poi misi bene a fuoco ...
    ... l'immagine : Giada non portava mutandine.
    
    La vista di quei due sederi sodi nel pieno della loro giovinezza mi fece emettere un mugugno.
    
    Mi voltai di nuovo verso i miei amici. Non si sarebbero svegliati nemmeno col terremoto.
    
    Posai subito lo sguardo sulle due ragazze, si erano ricomposte...lo spettacolo era finito...
    
    Approfittai per provare a spegnere i bollori del mio uccello, ma senza successo.
    
    A quel punto Giada si voltò e usci' dalla cucina, si avvicino' al salotto guardandomi negli occhi e mi disse a bassa voce, come per non svegliare dei bambini addormentati, di andare in cucina perchè Martina aveva
    
    bisogno di me...poi si allontano' e sali' le scale per il piano di sopra...
    
    Ero completamente nel pallone...a che gioco stavano giocando? si stavano forse prendendo gioco di me, dela mia fragilità emotiva?...se era uno scherzo era di pessimo gusto..
    
    Non sapevo cosa fare
    
    Controllai nuovamente che Diego e Matteo fossero nel loro mondo, poi presi in mano la mia vita.
    
    Mi alzai e mi recai verso la cucina.
    
    Camminnai con cautela perchè l'erezione era ancora in corso, e non mi consentiva di camminare fluidamente.
    
    Varcai la soglia della cucina. Martina era sempre di spalle..china sul bancone...
    
    Non dissi nulla, lei non disse nulla.
    
    Entrai e mi chiusi la porta alle spalle, avvicinandomi a quel corpo stupendo...
    
    Non so cosa avrei fatto se lei si fosse voltata di scatto sorridendo, non lo sapro' mai perchè non lo fece.
    
    Mi aveva sentito entrare ...