1. Non voglio farlo


    Data: 01/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano

    ... intende proprio. Che ne dici di fare un altro giro sulla giostra?”, fece Ciro che sembrava ancora ancora più allupato di prima, col cazzo che gli era tornato duro come il marmo. Quello non se lo fece ripetere e si ributtò a bocca aperta sull’osso che gli veniva offerto.
    
    Ciro mi fece un cenno mettendo le mani sulla testolina che faceva su e giù, accompagnandola ma facendo in modo che non si sfilasse mai. Avevo già capito l’antifona e, approfittando del fatto che il succhiacazzi era a pecorina, presi della crema dal comodino e me la spalmai abbondantemente sulla mazza dura poi mi piegai a leccare ed insalivare il buchino vergine. Il ragazzo ebbe un sussulto lamentandosi a bocca piena.
    
    “Non ti preoccupare”, gli fece Ciro. “Achille sta solo facendoti provare un piacere in più”. Sembrò tranquillizzarsi e cominciò a godere anche delle mie leccate. Quando la sua attenzione si concentrò decisamente sul pompino che andava facendo, misi abbondante crema anche sul suo forellino roseo. Ciro gli bloccò la testa, io puntai la cappella e detti una prima leggera spinta.
    
    Il ragazzino cercò di reagire ma anche le braccia gli vennero tenute ferme da Michele. Altra spinta e la cappella entrò dentro. Il suo urlo fu attutito dal grosso cazzo che aveva in bocca. Andai avanti lentamente con piccole spinte aspettando ogni volta che il suo culetto si adattasse alla nuova invasione. Man mano che entravo in lui si andò calmando e, quando gli fui completamente dentro, era chiaro che la novità ...
    ... gli stava piacendo molto. Ciro gli liberò la testa.
    
    “Ahhh… Siii… Che bellooo!”
    
    “Visto? Il nostro Achille ti ha sverginato senza troppo dolore e ti sta piacendo”.
    
    “Siii… ancora… ancora… di più…”
    
    Aumentai il ritmo fino a fotterlo duramente e lui, abbandonato il bocchino, godeva e si agitava come un matto. Il suo culetto era ormai aperto. “Siii… scopamiii… Ahhh… forteee”.
    
    Ciro mi venne vicino e si incremò l’attrezzo. Voleva prendere il mio posto ed io mi sfilai.
    
    “Nooo… ancora… per favore… ancoraaa”
    
    “Si tesoro, adesso entro io e col mio cazzo largo ti aprirò ancora di più il buco e te lo spacco per bene”. Non finì la frase che forzò l’apertura e gli entrò dentro, fottendolo subito con intensità.
    
    “Aaahhh… Oddiooo… Ohhh… Mi stai rompendo tuttooo”.
    
    “Si tesoruccio, certo. Non era possibile che un amante dei cazzi come te rimanesse vergine. Capisci? Ma ci pensiamo noi a colmare questa lacuna. Tu preoccupati solo di godere, troietta”.
    
    “Siii… ahhh… scopatemi… scopatemi… sfondatemi tuttooo… ahhhiaaa”
    
    “A sfondarti per bene ci penserà il lungo cazzo di Michele”. Detto questo si fece sostituire dall’ultimo di noi che, con un secco affondo, glielo fece arrivare allo stomaco per poi continuare con pompate sempre più veloci.
    
    “Aaagrrr”. Il ragazzino era ormai nel paradiso del piacere, col sedere in alto e la testa sul cuscino, sul quale sbavava abbondantemente, con gli occhi persi nel vuoto.
    
    Ci alternammo più e più volte in quel buco fantastico, grugnendo e ...