1. Sara 2


    Data: 11/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: selara, Fonte: Annunci69

    ... tutto e, mentre il treno inizia la corsa ed accelera grida un saluto ed un “Digli tutto tu” che mi lascia un po’ interdetto.
    
    E’ ancora presto e, incuriosito, invito Franca per un gelato. In 15 minuti siamo in piazza Palazzo Reale, seduti ad un tavolino sulla piazza davanti ai portici in un punto intermedio tra l’incrocio delle linee del bene e quelle del male. La guardo incantato dalla sua lattea bellezza ed inizia il racconto parlando fitto fitto come a volersi sgravare da un peso.Il succo è, da come avevo arguito, che l’invito era per farmi conoscere Franca. Sara è ufficialmente fidanzata ad Alba ed è rimasta inventando una scusa con i suoi ma avremmo dovuto andare tutti e tre in stazione alle cinque. Il “disguido” non programmato ha fatto dilatare i tempi. Ascolto il racconto con interventi ironico-boccacceschi e, tra gelato e risate, continua a toccarsi e arruffare i capelli con la mano non impegnata.
    
    Il marpione in me raccoglie il segnale e chiedo se le va di passeggiare nel parco.
    
    Alzandoci e incamminandoci verso un ingresso le chiedo di raccontarmi di lei, dei suoi studi e della sua vita. Inizia a raccontare e appena varcato l’ingresso le passo una mano sul basso schiena per cingerla alla vita anellandola sul fianco e, mentre si gira verso di me con gli occhi sgranati e la bocca semiaperta per la sorpresa la bacio stringendomela addosso.
    
    Sento il suo corpo che da irrigidito piano piano si scioglie al bacio rilassandosi lentamente, partecipando sempre più ...
    ... attivamente al contatto corporea che dura un interminabile momento. Sento i suoi capezzoli indurirsi contro il mio petto.
    
    Quando ci stacchiamo Franca abbassa la testa e , timidamente, mi sussurra “portami a casa, ti offro il caffè”. C’è qualche cosa che non capisco, non mi convince
    
    Andiamo alla macchina abbracciati, ci baciamo languidamente prima e dopo essere saliti. Meno di un quarto d’ora e siamo al quarto piano di via Paolo Sacchi.
    
    Non è ancora completamente chiusa la porta che Franca, attaccata a ventosa contro le mie labbra, ha già perso per strada gonna rossa, scarpe, camicetta e reggi ed io scarpe jeans e maglietta. Sotto le mie mani la pelle bianchissima delle parti che tocco delicatamente, fianchi, schiena, colonna vertebrale, scapole, braccia si increspa in modo molto evidente.
    
    Deve avere una voglia di appendice incredibile ma c’è sempre qualcosa che non capisco.
    
    Anziché dirigerci verso le scale, ancora avvinghiati e baciandola sul collo, sulle e dietro le orecchie e ciucciandole i lobi, la spingo verso il bagno e, sempre avvinghiati, apro e regolo l’acqua della doccia fino alla giusta temperatura. La giro verso la doccia e spingendola dolcemente sotto il getto le arpiono e abbasso velocemente i suoi slip di seta e merletti ed i miei boxer buttandoli nell’angolo più lontano. Con una mano sulla schiena la spingo fino a far appoggiare le mani di fianco alla testa sulle piastrelle del rivestimento. Le branco le tette con le mani a dita aperte sentendo i ...
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