1. Sara 2


    Data: 11/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: selara, Fonte: Annunci69

    ... possibile di umori suoi ed ora indice e medio. Stesso movimento e sono nel buchino alle nocche, ritraggo, ungo le due dita ed ora arrivano in fondo. È pronta! Mi alzo alzandole le gambe, mi metto in posizione con l’uccello (diventato ormai una sbarra metallica) sulla topina e clito, lo bagno bene e mi posiziono sul buchino. Le sue mani distese ancorano il lenzuolo e cercano la penetrazione venendo incontro al mio movimento. Il cazzo si fa strada piano nel suo culo senza grandi sforzi, una smorfia tra attesa, dolore e goduria si stampa sul suo viso, e il cazzo affonda fino all’incontro dei due corpi. Non ha più la stessa espressione sul volto, è più rilassata. Appoggio la sua gamba sinistra sulla mia spalla e porto il pollice sul clito iniziando la rotazione con il movimento del cazzo.
    
    La pompo più velocemente contemporaneamente masturbandola un suono gutturale sempre più urlato mi indica che è vicina, dentro e fuori e la masturbo . La sua salita, “oooaahhaa … …oooaaahh ……ooooaaahh” sempre più forte mi obbliga a metterle la mano sinistra sulla bocca senza interrompere il resto. L’ultimo urlo sembra che la stia sgozzando, nonostante la mano sulla bocca e dalla patata spara un ...
    ... torrente di umori sulla mia pancia e sul cazzo che diventa scivoloso all’inverosimile. Mi fermo. Tolgo piano l’arnese e le abbasso le gambe fino ad appoggiare le piante a terra, vado all’altro capo del letto e la tiro, a corpo morto, tutta sul letto. Vado nel bagnetto e faccio un bidè al mio lui vestito da frate. Torno ma non si è mossa. Mi ricorda una vecchia canzoncina popolare
    
    –L’é com’è la contesa da Castigliun che ga daa al cu a Napuleun- (la canzone è in dialetto e la scrivo così come si canta). Mi stendo, la bacio “Ti voglio bene” “dove sei andato?” “A lavarmi. Il secondo buco è un po’ unto! “ e lei, cercando di nascondere la testa sulla spalla “Sei stato bravissimo,... non mi hai fatto assolutamente male, ….. ho goduto tantissimo in maniera diversa…. ero vergine …… ed ho una fame da lupo”
    
    A quella confessione mi sono sentito uno stronzo, non pensavo proprio, ma sono stato zitto. Rimaniamo così a coccolarci ed a parlare poi “Tu ti fermi a mangiare perché poi andiamo a prendere Sara in stazione” “Come, come, come?” “Si, si, telefono a mamma poi attendiamo la telefonata di Sara per sapere l’ora di arrivo.”
    
    C’è ancora qualche cosa che non capisco, qualche cosa non mi torna.
    
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