Federica 12 - Racconti Erotici

Federica 12

... sua cappella e aspetta istruzioni….”

Io come al solito obbedivo a qualsiasi ordine e mi trovai faccia a faccia con Emilio mentre con la mano dietro cercavo il bastone da appoggiare al centro del mio sedere.

“sporgi di più il sedere all’indietro….ecco così perfetto è stupendo”

Sporgerlo indietro faceva aderire il buchino alla sua cappella calda e già sentivo che i bordi del mio orifizio erano pronti a cedere per permettere all’intruso di penetrare all’interno.

Dovevo ammettere che anche essere il protagonista assoluto del video mi eccitava quasi come il calore di quel bastone che a breve mi avrebbe sodomizzato.

“Federica sei stupenda!!! Adesso sempre rimanendo inarcata al massimo scendi lentamente e impalati sul cazzo”

Iniziai la discesa sentendo le pareti che si dischiudevano lentamente.

Era bello largo perché sentivo il culetto aprirsi sempre di più ma i resti del piacere di Luca permettevano al pisellone di scivolare dolcemente senza nessun attrito.

Quando le mie natiche toccarono le sue cosce sentivo la verga che mi arrivava fin dentro la pancia.

Mi fermai in quella posizione ...

... guardando Emilio negli occhi che esprimevano un piacere notevole.

“guardate che bellezza…..”

Luca venne col telefonino vicino a noi e quello che vidi fu pazzesco:

La mia schiena nuda mostrava i miei fianchi strettissimi che subito dopo si allargavano mostrando due natiche incredibili, sembravo un violoncello.

Il membro scuro appoggiato al centro contrastava col candore delle mie mele, se avessi visto quel video senza sapere chi fosse mi sarei finito dalle seghe a guardarlo!!!

Vedere la verga bollente che penetrava all’interno senza sforzo fu bellissimo.

Mentre facevo quelle considerazioni, Emilio mi prese e mi attirò a se facendomi poggiare la testa sulla sua spalla e cominciò a fottermi con un ritmo incredibile mentre io non riuscivo a trattenere i sospiri di piacere.

Quel palo rovente mi allargava e massaggiava l’interno del sedere…era stupendo!!!

Quando, dopo non so quanto tempo, sentii la lava bollente che mi riempiva l’intestino, iniziai a scuotermi violentemente bagnando la pancia di Emilio col mio piacere mentre il mio sfintere pulsava negli spasimi del mio primo orgasmo della giornata.