1. Rientro dalle montagne


    Data: 13/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn, Fonte: Annunci69

    ... soffermo a giocare con labbra baffi e lingua la sua cappella rossa e vogliosa.
    
    Lui si muove per scoparmi, ma stà guidando e i movimenti sono vincolati e difficili, quindi pone la mano sulla mia testa e mi spinge giù con forza mentre sale con il cazzo, e tenendomi per i capelli mi fa alzare quel tanto che basta perché i suoi movimenti diano frutto, e lo sento godere della mia bocca, delle mie carezze di lingua del suo moto.
    
    Il mezzo rallenta e improvvisamente per me che non vedo la strada, volta sbilanciandomi ql punto tale che quasi lo mordo.
    
    “siamo arrivati, ci fermiamo il tempo per riordinare e per conoscerti molto ma molto profondamente, mi hai fatto venire una voglia di riempirti tutti i tuoi buchi”.
    
    Mi sollevo dal suo cazzo, e vedo il baito, una costruzione con la parte a terra in sasso a vista, la porta con architrave in tronco d’albero lavorato a mano con incisioni di fiori e una data che non distinguo bene da dove siamo. La parte superiore in tronchi incrociati, con alcune finestre con gli scuri aperti e il telaio del serramento a croce, il tetto in scandole. Un vero gioiellino e una costruzione meravigliosa.
    
    Ferma il trattore e scende correndo sotto il tetto per non bagnarsi troppo, senza riporre il membro ma lasciandolo dondolare nella corsa. La pioggia continua incessante. Apro e scendo prendendo zaino e mantella, chiudo e corro anche se poi sono già umido bagnato.
    
    Infila una chiave e gira, poi apre la porta ed entra lasciandola aperta, accende ...
    ... la luce “dai entra e chiudi bene dietro di te”, ed io chiudo la porta, poi guardo di lasciare lo zaino in un angolo che non dia fastidio e cerco un posto per mettere ad asciugare la mantella.
    
    Lui mi guarda, viene verso di me, chiude con lo scorrimento di un catenaccio a mano la porta di ingresso e “mettila a cavallo di quella sedia e spostala vicino alla finestra così non darà fastidio, se poi vuoi stendere le tue cose bagnate sopra la stufetta accesa è li nell’angolo”
    
    Io eseguo e posiziono la sedia e poi ci metto la mantella tenendola aperta in modo da non sovrapporne parte del tessuto, Poi mi guardo attorno e vedo che lui mi stà fissando, con il cazzo duro fuori, direi come lo avevo abbandonato io.
    
    “dai che ho voglia” mi spara li come nulla fosse. “spogliati e stendi le cose”.
    
    Mi sposto nell’angolo della stufa, mi tolgo la canottiera e la appendo ai paletti di ferro che a raggera sovrastano la fonte di calore, poi i pantaloncini cortissimi e ultimo lo slip.
    
    Sono di schiena per lui e seppur avendo il cazzo duro non è ancora in mostra. “ma che bel culo che hai, un bel fisico da godersi come piace a me, dai girati che andiamo a divertirci di la”
    
    Mi giro lentamente sino ad arrivargli di fronte, mi fermo un attimo e poi mi avvio verso di lui
    
    “ma che bel cazzo che hai, duro e voglioso, si vede che vuoi sentirmi tutto, ti trasformerò in una splendida troia solo per me, tutta mia e a mia disposizione.
    
    Arrivato a lui la sua mano mi prende per i coglioni ed il ...
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