1. Una botta e via


    Data: 22/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo

    ... l'armonia dei suoi movimenti, sembrò tremare, non certo per il freddo, Alberto sentì il tunnel in cui stantuffava contrarsi fino ad espellerlo, ma lui continuò a sbattere rientrando involontariamente nell'accesso principale proprio mentre questa si contraeva e sprigionava abbondanti ulteriori umori.
    
    La donna inizialmente si era limitata a gemere, poi , alzandosi con tutto il corpo per appoggiarsi con la schiena al petto di Alberto, emise letteralmente delle grida, con una ripetuta serie di sensualissimi “Ohhh”.
    
    In quel momento anche Alberto si liberò della carica di sborra che a fiotti si riversò nel preservativo, sempre all'interno della donna, alla quale Alberto si aggrappò con le mani a coppa sui seni, mentre l'altro uomo si liberava del preservativo ancora vuoto per menarsi freneticamente l'uccello da solo e poter arrivare anche lui all'eiaculazione.
    
    Alberto, quando si ritrasse, cercò di far girare la donna su se stessa desideroso di darle un ultimo bacio. Quella con garbo ma anche con fermezza oppose resistenza e disse “Adesso basta, sono infreddolita e voglio rivestirmi” cominciando a riabbottonarsi la gonna, unico indumento che aveva avuto addosso, troppo poco per il freddo che c'era sotto la pineta. Poi si chinò a recuperare le mutandine e le infilò.
    
    L'altro uomo si bagnò la mano con cui si menava con dei modesti riversamenti di sperma che si affrettò a ripulire con dei fazzolettini, ...
    ... commentando: ”Fantastica mattinata”
    
    Poi, lasciati cadere i fazzolettini a terra si tirò su le braghe e presa sottobraccio la donna le disse “Andiamo tesoro? Si è fatto tardi per noi”.
    
    I due si avviarono verso la loro auto, abbracciati l'uno all'altro, senza degnare né di uno sguardo né di una parola di saluto, Alberto, lasciato da solo, a rivestirsi, lì dove erano stati lasciati anche i fazzoletti di carta ed i preservativi usati.
    
    Con un vago senso di schifo Alberto raccolse il materiale lasciato sul terreno e lo portò in uno dei tanto cestini sotto la pineta sentendosi anche lui usato e abbandonato.
    
    Se ne tornò alla sua auto, con un senso di vuoto nello stomaco che non era fame
    
    Si consolò pensando che in fondo il suo scopo l'aveva raggiunto. Dopo un mese di astinenza una scopata era riuscito a farsela.
    
    Non è che ora il suo bisogno fosse stato soddisfatto. Non solo le palle erano vuote, anche qualcos'altro di indefinibile dentro di lui. Il modo in cui si era concluso l'incontro azzerava tutto il piacere provato durante il rapporto.
    
    Già sentiva il bisogno di un altro rapporto a breve scadenza: non voleva, non poteva aspettare un altro mese. Non voleva concludere il weekend con l'amaro in bocca i quel triste epilogo.
    
    Del resto lui lo sapeva che gli incontri occasionali non sono i migliori, forse era meglio cercare al più presto una nuova compagnia, sia pure per periodi brevi.
    
    . 
«12...5678»