Il B&B nella casa delllo studente - 1: Paola, la 50enne fuori sede
Data: 02/01/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: maxmacs
... speciali e ho un programma. Ma lo scoprirari con calma. Se ti vuoi sistemare in camera io intanto preparo una cosa da bere,. Ti aspetto fuori". Quando uscì io stavo in terrazzino con due gyn-tonic pieni di ghiaccio, pizzette, salamini, olive. "Ho fatto una doccia fantastica, e mi aspetta pure con un gyn-tonic, in questa terrazza, poi. Non potevo chiedere di meglio!" Si era fatta una doccia, usci con un vestito sempre di lino ma bianco, non aveva il reggiseno e le si vedevano le areole scure dei capezzoli. Aveva due belle tettone, mature, con i capezzoloni che andavano verso fuori e un po' all'insù. Si sdraiò mettendosi di lato su un lettino, con il suo gyn.tonic, ammirando la vista sui tetti di Genova antica. Mi misi seduto sul lettino, ai suoi piedi, preparai una canna e chiacchierammo per un paio di orette. Sembrava volersi rilassare, staccare per almeno qualche ora dalla sua vita. I due gyn-tonic e le due canne che ci facemmo fecero questo effetto. "Sono già le nove, che ne dici se andiamo a cena qui sotto?". "Si andiamo, sono un po' stordiata però!". A cena prendemmo un primo con del pesto e poi del vino bianco. Finimmo tutta la bottiglia e alzandoci barcollavamo un po', si appoggiò a me e io abbracciandola sentivo la sua tetta su di me. "Direi che forse potremmo andare a casa?". le proposi, dandole una carezza sul viso. "Si andiamo", mi disse languida chiudendo gli occhi. Le diedi un bacetto sulle labbra. Facemmo le scale con ritrovata energia, entrammo, in casa faceva ...
... caldo e aprii tutto. Paola si levò le scarpe e mi disse "Fado a fare pipì e torno". Adoro quando le donne dicono "vado a fare pipì". Quando uscì mi raggiunse sul dondolo, io mi ero levato la camicia e stavo a dorso nudo, preparando una canna. Si sedette a gambe incrociate di fronte a me, la gonna le si era azata e si vedeva tra lo scuro delle gambe abbronzate il bianco delle mutandine. Avevo il cazzo già duro che spingeva portando verso l'alto il teesuto dei pantaloni, l'erezione era evidente e non feci nulla per nasconderla. Lei la notò, le cadeva l'occhio, sistemandosi i capelli si appoggiò con i gomiti sulle sue ginocchia, avvicinandosi a me e mostrandomi il pettone libero dal reggiseno. Le accarezzai i capelli, scesi con la mano sul collo, la portai verso me e la baciai. All'inizio era fintamente titubante ma tirò fuori la lingua ben presto e iniziammo una lunga paccata. La sdraiai, mi misi sopra di lei, allargò le gambe, e io appoggiai il mio pacco sulle mutande di questa madre di famiglia che aveva voglia di un cazzo giovane. Pomiciavamo duro, a bocche aperte, io mi strusciavo su di lei, le toccavo questo seno grande, certo più morbido di quello che ero abituato a toccare ma mi piaceva. Quando con le dita passavo sui capezzoli che spuntavano da sotto il tessuto lei gemeva. Sembrava stesse già godendo così. Poi le passai una mano sulle mutandine, sotto sentivo la passera calda e umida. Gliele sfilai, e mi offrì il suo sesso con le gambe oscenamente aperte e il bacino che ...