La studentessa - 1a parte
Data: 23/06/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: Miss Serena
... pancia per arrivare alla fica e tornare a farmi quel dolce massaggio che prima m'aveva fatto impazzire. Solo che adesso accompagnava il suo bel tocco con una piccola sculacciata, nulla di doloroso, anzi sentivo che mi stavo eccitando ancor di più. Quando non mi colpiva le natiche faceva passare la sua mano su di esse con dei lenti movimenti circolari, come a lenire il dolore che m'aveva procurato poco prima. Mi ero di nuovo rilassata quando Anna aprì la valigetta sconvolgendomi col suo interno. Dentro infatti c'erano cinque dildo di vetro dalle forme più bizzarre, ma un paio mi colpirono per la loro dimensione che considerai gigantesca. “Stai tranquilla, non ti farò alcun male, voglio solo godere di te.” mi disse per tranquillizzarmi. Ma quando le vidi prendere quello centrale, che era anche il mediano per dimensioni, un po' m'irrigidii lo stesso. Anna però invece di penetrarmi subito lo fece passare nello spacco della mia passera, bagnandolo coi miei umori e facendomi di nuovo salire di giri. Ora erano le mie grandi labbra a schiudersi del tutto lasciando il clito in balia di quell'oggetto in vetro così perfettamente liscio che solo la sua mano rendeva così piacevole. “Basta ti prego mettimelo dentro !” le gridai non reggendo più lo stare in quello stato che precede l'orgasmo. Anna allora m'aprì il buchetto con una mano e ci lasciò cadere della saliva, io credetti che volesse infilarci dentro un dito per eccitarmi ancor di più, ed invece mi sodomizzò quasi brutalmente col ...
... dildo. “Ahh non così mi fai male !” “Volevi qualcosa dentro e t'ho accontentata, così impari a chiedere ciò che non ti spetta.” mi rispose con un filo di rabbia. Mi spinse il fallo fino in fondo facendo urlare di nuovo, ma ormai avevo capito chi comandava quel gioco e non dissi nulla. Con molta calma lo fece scorrere un paio di volte ed iniziai di nuovo inevitabilmente a godere, così lei mi disse di continuare da sola, ed io allungai la mano e cominciai a masturbarmi mentre lei riprendeva a toccarmi la fica. Non dissi nulla neanche quando prese un altro dildo e vidi che si trattava di uno dei due extralarge. Anna fece passare anche questo nel mio spacco, e quando sentii che stava per infilarlo dentro ebbi un sussulto. “No ti prego due insieme no, non l'ho mai fatto.” “Sarà anche vero.” mi rispose sorridendo “Ma la tua fica dice che vuol godere.” Mi penetrò lentamente, ogni suo movimento era fatto per farmi sentire quel mostro di vetro in ogni angolo dell'utero, puntando spesso a quel sottile lembo di carne che separa la fica dalla cavità anale. Ormai avevo smesso di masturbarmi lasciandomi più di mezzo dildo nel culo ed aggrappandomi alla testiera in ferro del letto con entrambe le mani. Anche se non volevo darlo a vedere stavo godendo. Godevo con ogni parte del mio corpo come se questo si fosse concentrato fra le gambe e non volesse altro che sentire tutto quel fallo dentro. Ed il dildo entrò in tutta la sua grandezza rendendomi una bambola nelle mani di chi non voleva altro ...