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La studentessa - 1a parte
Data: 23/06/2021, Categorie: Lesbo Autore: Miss Serena
... che giocarci come meglio credeva. Rimasi un attimo senza fiato non avendo mai provato non solo una doppia penetrazione, ma neanche un simile gigante nella mia passera. Quando aprii la bocca fu per urlare tutto il mio piacere ormai incontenibile, ed allora Anna cominciò a fottermi con sempre più veemenza. La sentivo dirmi che ero solo una puttanella in calore, ma pensavo solo a godere sino a quando l'orgasmo non mi travolse in un lungo e violento abbraccio che spense ogni luce. Credetti quasi di svenire tanto era il piacere che mi stava sommergendo, ma rimasi come ancorata al letto mentre la mia professoressa fermava la sua mano ed iniziava a leccarmi mi fra le gambe. Pensai un attimo a quanto la odiavo prima di quella sera e di tutti gli accidenti che le avevo mandato dopo ogni bocciatura. Ora quella donna era dietro di me che mi trattava si come una prostituta, ma facendomi godere come mai nessuna mia amica c'era riuscita. Quando mi ripresi mi girai e la buttai sul letto per baciarla, lei fu quasi sorpresa da quel mio gesto, ma poi si lasciò andare alle mie coccole che diventarono sempre più insistenti. In cuor mio speravo di ricambiare lo stesso trattamento a cui mi aveva sottoposta ...
... lei, ma non osai prendere nessun dildo pur avendoli vicini a me. Finimmo invece in un lungo sessantanove invertendo spesso le posizioni, se la sua lingua era molto più esperta della mia, che però era più vorace, come se volessi farla godere sempre di più. Ci ritrovammo sfinite una al fianco dell'altra, senza più forze ma con la gioia di chi ha dato e ricevuto il massimo possibile. Quando mi alzai fu quasi come rompere un incantesimo, ma si era fatto tardi e dovevo rientrare a casa. Prima di farmi uscire mi consegnò un foglietto sul quale c'erano scritte le domande che m'avrebbe fatto al prossimo esame, e non potei non chiederle se ci saremmo riviste al di fuori dell'università. “E chi lo sa !” mi rispose quasi sorridendo “Ma non penso che ci vorranno altri ricatti per portarti da me anche se mi danno quel pizzico in più di perversione a cui non so resistere.” Anna insistette per chiamarmi un taxi che volle poi pagare lei dopo aver chiesto quanto sarebbe costata la corsa. Mentre tornavo a casa ripensai in continuazione ad Anna, ma ebbi sempre la sensazione che ci saremmo riviste ben presto, e non solo per l'esame. Invito tutti a visitare il mio piccolo blog http://serenathemiss.wordpress.com/