1. Il culo di mia moglie (seconda parte)


    Data: 26/06/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless

    ... dopo! Per ora è meglio che ti alzi in piedi qui davanti a me!”
    
    Yoko indietreggiando obbedì.
    
    Lei nuda con il viso rivolto verso il letto e lui dietro anch’esso nudo che le si avvicinò fino a poggiarle il cazzo tra le chiappe.
    
    Si strusciava in quel solco tra i due glutei e d’improvviso allungò le mani in avanti. Le afferrò le tette.
    
    “Ma che fai? No, questo no!”
    
    E mise le sue mani su quelle di Giorgio con l’intento di toglierle da sopra il suo seno.
    
    “Zitta! Stai zitta che così mi piace e mi eccito. Un po’ e procediamo!”
    
    Stavo per intervenire. Non erano assolutamente questi i patti! Ma ero bloccato dalla visione di quella scena. La mia Yoko nuda tra le mani di uno sconosciuto e questo mi stava provocando una inaspettata erezione.
    
    Yoko tolse le mani da sopra quelle di Giorgio e lo lasciò fare. Lo lasciò godere delle sue splendide tette.
    
    Anzi, mentre lui le palpeggiava le tette e strusciava il cazzo sul suo culo, lei, forse per rendere ancora maggiore il contatto, incrociò le sua braccia dietro di lui e con le mani andò a tastargli il culo.
    
    Io in balcone osservavo e mi eccitavo sempre più mentre i due dentro cominciavano finalmente a provare reciprocamente piacere. Li sentivo chiaramente ansimare.
    
    Finché arrivò il momento decisivo, quello per il quale stavamo facendo questa follia.
    
    Lui eccitato come non mai, lei eccitata anch’essa, senza proferire parola si mossero all’unisono.
    
    Lei piegandosi un po’ in avanti con le mani si allargò un po’ ...
    ... le chiappe mentre lui con una mano spalmava un po’ della sua saliva sul culo di Yoko e con l’altra direzionò la punta del suo cazzo verso la meta finale.
    
    Fu un momento lungo e lento. Le poggiò la cappella sul buco e piano cercò di entrarvi.
    
    Avanzava e poi si fermava. E quando fu entrato un po’, piuttosto che continuare ad avanzare, tornò indietro quasi a volere dare un po’ di pace a quel culo inviolato. Ma era soltanto una tattica perché subito dopo riprese a spingere per andare sempre più avanti, sempre più dentro.
    
    Yoko nel frattempo accompagnava l’avanzata con dei piccoli gemiti presumibilmente di dolore. Ma non erano le urla che le venivano fuori ogni volta che avevo provato io.
    
    E quando Giorgio fu tutto dentro il culo di Yoko, dopo qualche momento di pausa affinché il sul culo si abituasse alla presenza di questo estraneo, cominciò il vero suo lavoro. Cominciò a scoparle il culo. Prima piano, con un ritmo blando, poi accelerando sempre più.
    
    Mai sentii Yoko urlare di dolore in quei momenti.
    
    Ma le urla ci furono ugualmente.
    
    Yoko questa volta urlò tutto il suo piacere, tutto il suo godimento nell’essere scopata nel culo.
    
    Urla talmente forti che mi misero in imbarazzo allorquando alcune persone passando vicino al balconcino dove mi trovavo si voltarono verso me attirati appunto dalle inequivocabili urla di piacere.
    
    Mi guardarono e mi videro lì tutto solo. Non so se avessero capito realmente quel che stava accadendo, ma sono tentato a credere di sì ...
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