Mia cugina Elisa
Data: 03/01/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Sensazioni
Lirica,
Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu
... irripetibile in cui tutto è bellezza, anche ciò che non si direbbe.Allora capitava qualcuna accennasse ad tematiche intime: c'erano due di noi che avevano già avuto rapporti completi e tutte le altre facevano a gara chiedendo lumi sull'esperienza vissuta inscenando un improvvisato quarto grado. Una volta mi avevano interrogata direttamente: "Deborah, tu non hai mai ....?" mi apostrofò Valentina, una delle due più smaliziate. "Dai non raccontar balle...sei la più splendida di noi, tutti i ragazzi ti mangiano con gli occhi e ho visto benissimo come sculetti quando giri fingendo di fare la spesa al mercato come una brava bambina!" e mi canzonò cercando di imitarmi. In realtà non era una burla maligna perché ero rispettata proprio per il fatto di essere molto carina e di attirare sempre un codazzo di ragazzi. Mi diede però istintivo fastidio sentirmi tutti gli occhi addosso. Così abbassai lo sguardo e mi alzai mostrandomi in tutta la mia altezza, sia pure in bikini ovviamente. "Farò tutto quando troverò la persona adatta a me!" ciò suscitò un moto di risa scanzonate ma io le fissai ad una ad una con aria a mezzo tra la dolce ironia e la sfida. Da quel giorno fui chiamata la principessa, cosa che a dire il vero non disprezzai. Quanto a loro, rassicurate che non avrei flirtato con le loro prede designate, mostrarono di gradire ancor di più la mia compagnia.Quell'anno stavo proprio tornando dal mare con Noemi, un'altra ragazza di quel gineceo rurale, e quella stessa Valentina. La ...
... prima era alla guida. Io mi trovavo semidistesa sul sedile posteriore divertendomi a far scherzi alla seconda e a prendere in pieno viso aria rinfrescante dal finestrino posteriore completamente aperto.Ero abbronzata e ardevo per il sole che aveva deciso di fare l'amore col mio corpo. Solamente la pelle sotto il bikini era rimasta nivea come avorio. Indossavo occhiali da sole che mi conferivano un'aria sbarazzina, le labbra semidischiuse che lasciavano intravvedere il candore dei denti invitando a scoprire. Sì, mi piacevo tanto, mi sentivo davvero una principessa.Arrivata sulla stradicciola sterrata che introduceva alla villa di mia nonna vidi un'auto: era quella di mia zia. La associai d'un subito alla cugina Elisa. E proprio costei mi si parò dinanzi di lì a poco. Capelli castani alle spalle, pelle olivastra, occhi molto scuri, bocca simile alla mia: a cuore. Era meno alta di me ma anch'essa poteva vantare le proprie curve, anzi era un florilegio di curve. Sicuramente una bella ragazza, Elisa era di un anno maggiore di me. Di solito non si fermava mai dalla nonna più di due giorni ma quell'anno decise di restare a oltranza e pensai fosse giunta al solo scopo d'infastidirmi. La nonna dovette fare buon viso a cattivo gioco, anche se mi guardò con un sorriso lievemente preoccupato. Dato che le stanze erano tutte occupate, da amici dei nonni e altri parenti, Elisa fu alloggiata nella mia con grande disappunto della sottoscritta. Mi salutò freddamente: avevo sempre pensato fosse ...