1. I silenzi di Caterina


    Data: 05/07/2021, Categorie: Etero Autore: Golem

    ... così?”“A te…” rispose, arrossendo.“A me…sei sicura?” insistetti, volevo farle dire qualcosa di sporco, volevo fosse lei a chiedermi quello che voleva.“Al cazzo…voglio il cazzo!” sibillò, in preda ai movimenti delle sue stesse dita.“Vuoi il cazzo?” Le chiesi, mostrandole il mio pene duro.“No…” si corresse, gemendo “Voglio il tuo cazzo!” confessò finalmente.Mi avvicinai lentamente, sempre tenendolo in mano, strofinandone la punta contro il suo corpo bagnato.“E che ci fai col mio cazzo?” chiesi ancora, posando la mia fronte sulla sua, sfiorandole il viso con le labbra.I suoi seni mi sfioravano il petto, sentivo i capezzoli duri muoversi su di me con il suo respiro. Il mio membro eccitato accarezzava la sua mano, mentre si contorceva entrando ed uscendo dalla sua figa eccitata. Lei rallentò, tornò timida per un attimo e mi baciò sulle labbra, poi riprese a toccarsi con foga, allungò la lingua, sfiorandomi la bocca. Tra l’eccitazione del momento, la sua voce tremolante per il piacere e la vergogna e il rumore incessante dell’acqua, udii solo la fine della sua frase.“…in bocca…”Le lasciai lo spazio per chinarsi di nuovo, lei tornò ad inginocchiarsi, mi guardò, e continuando a masturbarsi con avidità, iniziò a succhiarmelo lentamente, andando fino in fondo, talvolta spingendomi anche a se con la mano libera, facendo pressione sulle mie natiche. La sentivo mugugnare mentre la sua lingua mi esplorava in ogni centimetro e pensavo di impazzire, massaggiato da quelle labbra che, avevo ...
    ... scoperto, potevano fare molto più che sorridere all’occorrenza.“…Cate…si…” mi lasciai sfiggire quando lei si spinse ancor più a fondo del solito, portando il viso a contatto con la mia pancia. Lo sentii penetrarle in gola, fu un piacere talmente immenso che il mio respiro si fece intenso e rumoroso. Mi stava facendo ammattire.Caterina capì subito quanto piacere mi stava dando, sfilò il mio membro dalla bocca, lo percorse da sotto con la lingua, e per qualche secondo mi assaporò le palle, facendomi una sega con la mano sinistra, quella destra ancora troppo occupata a darle piacere per aiutare. Poi si rimise davanti a me e aprì la bocca, ma prima di succhiarlo ancora si tolse le dita da in mezzo alle gambe, mi prese ambo le mani e se le poggiò sulla nuca, per poi scendere nuovamente a toccarsi.“Spingi forte…” disse in preda al piacere “…mi piace…”Spinsi il membro con forza nella sua gola, le sue tette rimbalzavano avanti e indietro e i suoi gemiti andavano a tempo con i nostri movimenti, così come le sue mani, con la quale si portò presto ad un orgasmo che, mio malgrado, interruppe quel momento di pura estasi.Prendemmo fiato per un paio di secondi, il vapore era oramai denso nella stanza e respiravamo a fatica, ma non potevamo fermarci, eravamo troppo in preda l’uno dell’altra. Caterina mi prese per mano e mi portò fuori dalla doccia, facendomi sdraiare sul pavimento del bagno. Per qualche secondo si mise tra le mie gambe e mi massaggiò il pene con quelle enormi tette avvolgenti, ...
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