I silenzi di Caterina
Data: 05/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Golem
... poi si alzò, si mise sopra di me ed accovacciandosi, si lasciò infilare dal mio cazzo duro.Gemevamo tutti e due, mentre ci muovevamo con dolcezza avanti e indietro. Lei continuava a massaggiarsi il clitoride con una mano, mentre con l’altra si teneva il mio palmo destro sul seno, io con l’arto libero le accarezzavo l’ano, fingendo di tanto in tanto di volervi entrare. Il movimento si fece sempre più forte, più intenso, fino al momento in cui i suoi gemiti non culminarono in un urlo di piacere.“Vengo…si, VENGOOO!” gridò.Sentii la sua figa stringersi un attimo, e lasciare uscire un po’ del suo liquido, le grida di Caterina continuarono per qualche secondo, poi lasciarono spazio al suo respiro affannato e mugolii soddisfatti. Si chinò in avanti, le sue tette dondolavano davanti al mio naso. Stringendomi le mani le portò su quelle mammelle bovine e disse:“Adesso tocca a te…”Non ebbi il tempo di replicare, lei già si dimenava come una furia, lontana anni luce dalla ragazza introversa che conoscevo. Stringeva, allargava, si lasciava penetrare con voracia ed un esperienza inaspettata, mi accarezzava lo scroto, mi sfiorava l’ano con le mani. Di tanto in tanto si chinava in avanti e mi lasciava succhiare i suoi capezzoli stupendi, oppure si faceva schiaffeggiare il culo, gemendo come una vera puttana.“Ah, si…fottimi!...Ancora!!…Scopami!!!…”La sua foga cresceva esponenzialmente ad ogni colpo, così come la mia estasi, che come un fulmine si avvicinava all’estasi suprema. Vedendo il ...
... mio orgasmo oramai vicino Caterina iniziò a muovere le coscie a cerchio, concedendomi pochi secondi di deliziosa tregua per chiedere:“Dove vuoi venirmi?”Non risposi, ero in preda ai suoi movimenti e gemevo ininterrottamente.“Puoi venirmi dove vuoi…in bocca, nel culo…anche nella figa…sono tutta tua..”Non so come, ma trovai il modo di farle capire senza parlare. La feci alzare, e mettendomi in piedi davanti a lei, la spinsi verso il basso, facendola scendere ancora una volta in ginocchio. Sentii il mio glande strusciare sul suo corpo e quasi venni in quel momento, ma trovai la forza di resisterle per qualche secondo ancora. Mi misi sopra di lei, posandole i testicoli sulle labbra.“Succhiale Cate…Succhiami le palle ti prego…”Lei non se lo fece ripetere e succhiò con vigore, accarezzandole con la sua lingua fatata, mentre con le mani si muoveva avanti e indietro sul mio membro, fino a quando, al momento del mio orgasmo, non mi spostai, per puntarle il membro al viso.“Vengo!!” gridai.“Si, ti prego vieni!” rispose lei, aprendo la bocca e muovendo le mani sempre più veloci, avanti e indietro.Venni su quel suo viso innocente, e la guardai ricevere il mio seme in faccia, con un espressione libera, soddisfatta, colma di piacere. Mentre venivo, la sua lingua si protendeva verso il mio membro e lo sfiorava, incoraggiandolo a versare tutto il suo dono sulle sue labbra, sulle guance e su tutto il suo dolcissimo viso, fino a quando, avendo dato tutto ciò che avevo da dare, non le fermai le ...