Quel demone chiamato angela.- cap 3 di 6
Data: 08/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Zindo
... un abito a caso.
Angela aveva detto “Ancora quello? Io pensavo di comprarne uno più adatto alla circostanza, in fondo sarebbe la prima volta che entro a Villa Eleonora, non vorrei sfigurare”
“E' questo il problema- aveva replicato Biagio- E' la festa della nonna, non del tuo ingresso alla villa. Tutti guarderebbero te. Forse sarebbe il caso che tu facessi il tuo ingresso in altra occasione, Dirò ai miei di invitarci a pranzo una di queste domeniche. Secondo me sarebbe meglio evitare di andarci alla festa della nonna”
“Non hai sempre detto di essere il suo pupillo? Perché mai non ci vuoi andare?”
“Io? Veramente parlavo di te, tesoro. Saresti a disagio con gli sguardi di tutti puntati su di te. Forse sarebbe meglio evitare”
“In sei anni non è mai stato il momento opportuno. Eppure mi conoscono tutti, sanno tutti che conviviamo. Cosa avrebbero da guardare? Credo che mi noterei più per la mia assenza che per la mia presenza. Sono o no la tua donna io?”
“Ma certo che lo sei, per me lo sei. Sai però come la pensa mia madre. Se fossimo sposati lei ti amerebbe come le altre nuore, ma non lo siamo e lei ha le sue idee, il suo credo religioso, le sue manie per le regole”
“E' questo il problema? Sposami allora! Non ti pare sia ora?”
Nelle orecchie di Biagio riecheggiarono gli avvertimenti della madre “Attento, quella è un'arrivista, mira al tuo patrimonio”, i richiami del padre e dei fratelli “Così ti sei fatto fregare! Adesso anche l'attico in centro ha voluto ...
... da te. Attento a non farti spennare. Angela è scaltra. Lo dimostra nel suo lavoro, lo sarà a maggior ragione per curare i suoi interessi. Tieni gli occhi aperti”
Disse: “Ne parleremo, non lo escludo. Vedremo”
“Quando? Per quanto tempo ancora devo sentirmi chiamare “quella” da tua madre? Fino a quando devo sopportare gli sguardi libidinosi di tuo padre e di quel porco di tuo fratello maggiore che mi considerano solo una arrivista, disposta a darla a chiunque pur di raggiungere il mio scopo? Credi che non capisco dai loro modi di fare e di dire che dicono quasi ''quando ti stufi di Biagio ci sono io per te, posso darti anche più di lui, io nell'azienda valgo di più''. Già, perché diciamolo chiaramente, con la scusa che tu sei il più giovane, ti hanno relegato a ruoli subalterni a quello dei tuoi fratelli. Sai perché lo hanno fatto? Perché li hai delusi prendendomi a vivere con te. Perché non sei sposato, non hai una vera famiglia, secondo loro. Appianiamo le cose: sposami. Voglio vedere se oseranno ancora usare con me quei modi schifosamente equivoci, tuo padre e tuo fratello maggiore. .. e se tua madre parlerà ancora di me dicendo ''quella che se la fa con mio figlio''...”
“Modera un poco le tue frasi. Stai parlando della mia famiglia!”
“Perché io chi sono? Dai, chi sono? Anche tu come tua madre pensi che io sia una estranea? Anche tu come tuo padre pensi che sto con te solo per scopare? Anche tu come tuo fratello pensi che io miri ai tuoi soldi?”
Ecco: questo ...