Quel demone chiamato angela.- cap 3 di 6 - Racconti Erotici

Quel demone chiamato angela.- cap 3 di 6

... afflitte per essere trascurate dai mariti, tra queste forse, ma non certamente, anche donna Flora.

Vuole che quella donna che tanto la disprezza soffra per la vergogna, come fa soffrire lei da sei anni, vuole ripagare il disprezzo con l'orgoglio, quello di non chiedere nulla in cambio del divorzio, proprio nulla, perché ormai ha una esperienza lavorativa e ricopre un ruolo in cui si è resa indispensabile. Vivrà del suo solo lavoro e dimostrerà a quell'arpia di donna Flora di non essere l'arrivista e la donna da poco che lei la considera ma di valere molto di più della nobiltà che la presuntuosa vanta di avere.

Sa che con questo gesto legherebbe ancora di più a lei il suo Biagio, perché a lui ci tiene, ci tiene davvero. Sta soffrendo le pene dell'infermo nel fare la scostante per farlo cedere.

Biagio le piace molto più del primo giorno.

Capisce che Biagio è condizionato dalla sua famiglia ma che l'ama, che non saprebbe più vivere senza di lei. Glielo legge negli occhi in questi giorni. Vorrebbe dirgli che sta fingendo ma renderebbe vano i sacrifici già fatti dall'inizio dello “sciopero”.

Certo, sacrifici. Non è affatto facile infatti ad Angela respingere quell'uomo che tanto l'attrae fisicamente, rinunciare a soddisfare quelle voglie sempre più forti man mano che passano i giorni, fingere di dormire quando Biagio l'accarezza, la notte, nel letto.

E' sciocca a rinunciare ai piaceri della carne?

No, è donna, e non può, non vuole rinunciare al piacere della vendetta.

Anche questo capitolo è stato di “astinenza da scene erotiche” ma come si può presumere, né nel narrare la storia, nè tra Angela e Biagio l'astinenza durerà a lungo.

Nei prossimi capitoli loro esploderanno e nel racconto torneranno anche le descrizioni erotiche.

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