1. Il momento giusto e’ all’improvviso


    Data: 09/07/2021, Categorie: Etero Autore: Doctor_S

    ... dirigendosi dove lei lo attendeva.
    
    Si avvicinò alle grandi labbra, ma senza toccarle. Si diresse verso l’alto, passando sul clitoride e causandole l’ennesimo brivido. Ormai non li contava più. Prese a baciargliela, come se le grandi labbra appartenessero alla sua bocca. Con passione. Con gusto. Le catturò con le proprie labbra, le assaporò con piacere e desiderio. Con la lingua prese a sondarla. La percorse dal basso verso l’alto. Ridiscese e risalì di nuovo. Ancora. Lentamente. Di nuovo… e poi la penetrò delicatamente. Lei alzò la testa e gemette. Muovendo la punta della lingua dentro di lei, l’assaporò ancora più a fondo. Amava quel gusto che gli lasciava in bocca, era buona, ma soprattutto amava sentirla ansimare mentre lo faceva. Andò più in profondità, fin dove era in grado di andare, guardandola negli occhi. Lei gli prese la testa e lo spinse ancora più a fondo. Lui aumentò d’intensità, riempiendola.
    
    Lentamente uscì e, senza staccarsi, iniziò a salire. Raggiunse l’attaccatura delle grandi labbra e le scostò, facendosi spazio laddove voleva arrivare. Accarezzò la punta del clitoride. Lo prese tra le labbra e lo stuzzicò con la lingua. Movimenti decisi e lunghi, la presero per mano mentre la conducevano al punto di non ritorno. Il ritmo si fece più incalzante, mentre le dita andarono di nuovo a farsi spazio dentro di lei. I due movimenti in sincrono. Dentro e fuori. Su e giù. Tra un guizzo e l’altro della lingua, le dita affondavano e viceversa, dopo ogni affondo ...
    ... la lingua schioccava. Il piacere era intenso. Ogni tocco lo amplificava. Sembrava non avere limite. Sempre più forte, sempre più deciso. Ad ogni tocco la portava un passo più avanti. Non sapeva se avesse potuto reggerlo, ma sapeva che lui era lì a sostenerla. Avvertì le pareti iniziare a tremare. I muscoli si contrassero. L’addome vibrava. Un picco fortissimo di piacere la pervase. Si sentì caldissima. Poi il freddo. Un altro brivido. Ultimo fremito. Le forze le mancarono. Si rilassò, lasciando cadere le braccia.
    
    Lui si alzò, le si avvicinò e l’abbracciò. Il calore che sapeva trasmetterle non avrebbe mai potuto trovarlo altrove. In quell’abbraccio sarebbe potuta restare per sempre sentendosi a casa.
    
    Passarono alcuni minuti senza che il tempo venisse percepito. Poi lei aprì le palpebre. Incrociò il suo sguardo, con gli occhi accesi di nuova luce
    
    ordinò. Si alzò, lo prese per la camicia e lo mise al suo posto. Iniziò a baciarlo, con foga, con desiderio, con passione. Quelle labbra morbide divennero fameliche. La lingua s’insinuò con decisione nella sua bocca, a cercare la sua lingua per danzarci assieme. Uniti nella passione, gli sbottonò la camicia. Nuda, la sua pelle setosa era investita dalla luce che, privilegiata nel farlo, disegnava ombre aggraziate sulle sue forme. Bellissima. Gli si sedette in braccio e avvertì la sua erezione premere contro i pantaloncini. Quanto lo desiderava! Lui la strinse a sé prendendola per i fianchi. Quel suo tocco così particolare la ...