Il momento giusto e’ all’improvviso
Data: 09/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Doctor_S
... l’aria. La testa sollevata a guardarlo negli occhi. La bocca spalancata e lo sguardo sgomento. Lo sentiva! Devastante! Ancora un colpo. E un altro. E un altro ancora. Iniziò a tremare dovunque. Iniziò a percepire un calore intenso. Il sangue defluì dalle mani e dai piedi. Si tese completamente e, in una serie quasi infinita di spasmi irrefrenabili, arrivò, urlando fin quasi a perdere la voce. Lui rallentò, senza fermarsi, aiutandola a percepirlo ancora di più. Poi lei si rilassò, poggiò la testa sulla scrivania e lasciò andare le gambe come peso morto.
Riccardo si protese su di lei, le baciò la guancia e si adagiò col volto nell’incavo del collo. Quello era il suo posto nel mondo.
Rimasero lì, ancora uniti, a godere dell’essere assieme. Forse era quella la parte più bella di tutte. La vera essenza della passione.
Il tempo passò senza che se ne accorgessero. Lei si destò. Lo accarezzò e gli sussurrò all’orecchio
. Delicatamente lo scostò. Lui si rimise in piedi. Lei si alzò, lo guardò dritto negli occhi e s’inginocchiò ai suoi piedi.
Prese il suo membro con una mano ed iniziò a baciarne la base. Con delicatezza. Con passione.
Con le labbra abbracciò i testicoli, ...
... mentre la lingua li accarezzava. Intanto la mano, stretta attorno a lui, andava su e giù lentamente. La lingua avanzò lungo il proprio percorso, fino alla punta del glande, leccandolo come fosse cosparso di miele. Avida. Le labbra, divine nella loro morbidezza, attorniarono la punta e, piano, si dischiusero ad accoglierlo. Lentamente gli fece spazio dentro se, facendolo affondare nella propria gola e chiudendo le labbra alla sua base. Lentamente retrocesse, per poi tornare ad accoglierlo. Avanti e indietro, dentro e fuori. Ancora e ancora. Più veloce. Fino in fondo. Lui le prese la testa fra le mani e l’accompagnò nel movimento. Dentro e fuori. Amava dargli tutto ciò. Le piaceva come lui la guardava. Dentro e fuori. Finchè lui non la bloccò. Lei lo spinse ancora più in fondo e lo sentì. Le esplose dentro, tra fremiti e contrazioni. Le piaceva sentirlo scendere, caldo e denso, lungo la trachea. La soddisfaceva perché era un gesto di forte complicità ed intimità. E tra loro ce n’era in abbondanza. Con l’ultimo spasmo, lui si rilassò. Lei delicatamente lo fece uscire e, con la punta della lingua, terminò la sua opera sul suo glande.
le disse.
. Se fosse potuto essere per sempre…
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