1. Vivere la trasgressione (ultima parte)


    Data: 04/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: cuckold211

    ... quando, trovata la donna che ami e ti ama, e messo da parte il sentimento del possesso, deleterio per la coppia, a tua volta potrai vivere la trasgressione senza ricorrere a mezzucci da trogloditi.
    
    Ma ora dimmi: cosa sei riuscito a combinare circa il programma che ti ho esposto? Vedi, a Fra e Marco mancano, da domani, solo tre giorni di permanenza nel resort, per cui tutto diventa assolutamente urgente.
    
    -- Per quanto riguarda l'ambulatorio ginecologico, è già cosa fatta. Ho un amico che è infermiere di professione ed ha la location adatta; quando saranno eseguite le riprese, sembrerà davvero lo studio di un ginecologo, con lettino per gestanti compreso. Potreste già ricorrervi nella giornata di domani, ma io non potrò esserci perché di servizio. Basta che in mattinata mi confermiate la disponibilità ed avrete tutti per voi, non so per certo, se tre o quattro bei fustacchioni Per quanto riguarda invece il club privé, bisognerà andare a Siracusa e lì, se lo desiderate, potrò esserci anch'io.
    
    Che ragazzo prezioso si stava rivelando Ignazio; ancora una volta avevo avuto un'ottima intuizione nel rivolgermi a lui.
    
    Presi a carezzarlo dai capelli e gli coprivo il viso di bacini; le mie mani spaziavano su tutto il suo corpo, ma dopo un lungo bacio con le lingue che saettavano tra loro, le mani furono sostituite dalla bocca.
    
    Essa scorreva sul suo petto; gli mordevo i capezzoli e poi li titillavo con la lingua... poi ancora più giù ad infilargli la lingua nell'ombelico, ...
    ... per proseguire verso quel pene che si ergeva maestoso.
    
    Sì, le mie schermaglie "linguistiche" avevano ottenuto il risultato sperato: farlo risorgere in tutta la sua potenza. E che dire delle sue mani, come la sua bocca e la lingua? Non avevano trascurato alcun lembo di pelle del mio corpo, ivi compresa la parte sottostante i seni e le ascelle, riducendomi la fica in un lago.
    
    Così, quando gli presi in bocca quel magnifico strumento di piacere, egli mi prese una gamba e si fece scavalcare nella posizione del sessantanove. Ora avevo la sua testa fra le mie cosce e quella sua bocca baciava, a volte anche mordendole, le mie piccole labbra.
    
    Che sensazioni! Che brividi! Era bello altrettanto quanto quelli che mi venivano regalati dal mio Lucio, con la sola differenza che quelli erano belli perché ottenuti da chi mi amava, ma questi provenivano da chi, per la prima volta, ti leccava le intimità, assaporava i tuoi umori, si inebriava dei tuoi odori di femmina.
    
    Quel ragazzo sarebbe stato un ottimo marito/amante per la donna che avrebbe avuto la fortuna di farlo suo sposo.
    
    La mia fica emetteva umori in abbondanza e lui era lì pronto a succhiarli.
    
    A mia volta mi spingevo il suo fallo in gola, quasi a farmi venire conati di vomito. Lo leccavo tutto, dalla cappella ai testicoli, prendendoli in bocca uno per volta. Mi spinsi fin anche al suo ano, dove cercai di intrufolarvi la lingua.
    
    Poi, fui disarcionata, trafitta da quella verga bestiale e sbattuta senza sosta.
    
    Non ...
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