Tua, da quell'istante
Data: 10/07/2021,
Categorie:
Etero
Autore: BIMBA79
... a disagio in quel momento, lo scrittore pareva un cecchino dalla battuta pronta e questo quasi la disorient�.Lui rise della goffaggine di lei aggiungendo che d'altronde il genere era quantomeno impegnativo, facendo risuonare quella parola con tono malizioso.Cercando di concentrarsi il più possibile sulla telefonata e scacciando ogni pensiero delirante che a secondi le avrebbe annebbiato l'ultimo scampolo di lucidità, la nostra folle ragazza ascolt� quella voce sicura impartire istruzioni.Si meravigli� più volte di quell'uomo al quale nonostante a tratti tremasse la voce dall'emozione riusciva dare l'impressione di essere estremamente sicuro di sé.Agata, rincuorata dalla presa sicura di Fulvio si disse in buone mani, anche se in realtà era lei quella che avrebbe dovuto infondere fiducia e professionalità. Dopo quasi un'ora di telefonata i due si salutarono, rimase diversi minuti a ripensare allo strano effetto che quell'uomo le aveva fatto.Resasi conto di aver a disposizione solo tre settimane per l'organizzazione dell'evento andò quasi nel panico, ma si disse, contro ogni previsione, pronta e fiduciosa.Prima cosa non avrebbe più aperto il blog. Devo credere in me, si ripeté come fosse un mantra.Poi stil� un elenco dettagliato delle varie incombenze, si sentiva più leggera, una sorta di cura palliativa quel nuovo incarico.Le giornate passarono a velocità supersonica da quella prima telefonata, Agata era stata impegnata e completamente assorta tra il lavoro e i preparativi ...
... per la serata di lancio.Le telefonate con Fulvio non mancavano e nonostante il non sapere praticamente nulla di quell'uomo si ritrovarono a snocciolare aneddoti più o meno personali l'una all'altro.Agata si ritrovò addirittura a inviargli il "buongiorno" per poi imprecare come non si confà a una signorina, per quella mossa azzardata.Nel frattempo il "signor silente Bastardo" sembrava essere svanito nel nulla, inghiottito da chissà quale buco nero, quasi non se ne dispiaque, o meglio a una certa avrebbe dovuto farsene una ragione, si disse.Ma inutile negarlo, Fulvio stava giocando un ruolo chiave nella disintossicazione di Agata, l'irriverente simpatia mista a una contagiosa impertinente ironia fecero breccia nell'animo scostante di lei. Fulvio era un piacevole interlocutore e ad Agata faceva bene.Le tre settimane passarono in un battibaleno, veloci e cariche di impegni, tutto era pronto, mancava solo un giorno all'evento, e quel giorno presa da una strana frenesia, che non seppe spiegarsi, alla chiusura della biblioteca invi� una foto a Fulvio per mostrargli dove avrebbe presenziato con la dicitura "manchi solo tu", se ne pentì immediatamente, come aveva potuto essere così inopportuna.Si rese conto che non sapeva nulla del presente di quell'uomo, per quanto ne sapesse poteva essere sposato con famiglia.Agata maledicendosi chiuse il locale e sconfortata più che mai si diresse verso la fermata.Assorta nei suoi torbidi pensieri non si accorse nemmeno del suono di notifica di ...