1. Susanna e i vecchioni - 1


    Data: 29/08/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69

    ... gli aveva regalato un orgasmo in quel modo, almeno lo poteva segare un po’, in cambio.
    
    Così stava facendo, a Giulio piaceva e gli si era rizzato, era davvero grosso, quell’uccello adesso.
    
    Non era male tenerlo in mano. Uscì fuori un po’ di liquido, appena appena, andava bene per lubrificare la mano.
    
    Si girò per tenerlo meglio in mano e quasi gli era sopra.
    
    Giulio aveva le mani libere e lo abbracciava forte, intanto gli baciava il viso, il naso, anche la bocca.
    
    Giorgio scansò la bocca.
    
    Abbassò il viso, si trovò con la sua bocca sui capezzoli e, come faceva con Mariarosa, ne baciò uno, quasi per sbaglio.
    
    I versi di Giulio lo sorpresero. Reagiva ancora più di Mariarosa. Con la mano libera gli stuzzicò l’altro capezzolo, mentre succhiava e mordicchiava quello sinistro, e Giulio ansimava dal godimento.
    
    Lasciò il capezzolo e con la bocca scese sulla pancia e sul ventre di Giulio.
    
    Lui sembrava che non aspettasse altro, leggermente, senza sforzo, non ce n’era bisogno, gli spinse lievemente la testa e Giorgio si ritrovò in bocca il cazzo grosso di Giulio, che ormai rantolava.
    
    Mosse la bocca in su e in giù, come aveva visto fare a Giulio, prima.
    
    E s’impegnava, se devi fare una cosa, falla per bene, o non farla per niente, era questo che pensava.
    
    Prima faceva, meglio lo faceva, e prima la cosa finiva, era questo che pensava.
    
    A Giulio piaceva davvero, faceva versi tremendi, alzava il ventre inseguendo la bocca di lui e gridava tutto il suo ...
    ... godimento.
    
    Quando si accorse che Giulio stava sborrando staccò la bocca schifato, ma non fu una scelta felice. Si ritrovarono tutti e due schizzati e sporchi di sperma, Giulio quasi rideva mentre dal cazzo gli uscivano fiotti di seme, addosso alle sue gambe, alla faccia e al braccio alle gambe e alle spalle di Giorgio.
    
    - Facevo meglio a lasciarti venire in bocca – ammise – se proprio mi fa schifo, potevo sputare dopo, almeno non ci saremmo inzaccherati in questo modo.
    
    - Non fa schifo, è buono - gli rispose Giulio.
    
    - In effetti, quel primo schizzo che mi è venuto in bocca non era cattivo, è solo questione di pregiudizi, anzi di tabù – ammetteva Giorgio, a bassa voce, più per sé che per rispondere.
    
    Certo, non poteva rivestirsi così, con macchie di sperma dappertutto.
    
    Una breve corsa e si ritrovarono nudi, sul bagnasgiuga.
    
    Un po’ fredda, l’acqua, però almeno ci si poteva sciacquare.
    
    Tornarono tremando verso la macchina, Giulio aprì il cofano posteriore e tirò fuori una salvietta, e lo asciugava strigliando forte dove Giorgio era più bagnato, le gambe, le cosce, il basso ventre, i testicoli.
    
    Si era abbassato per asciugarlo e gli sfiorò l’uccello mentre lo asciugava.
    
    - Sempre in forma – gli disse, toccandoglielo – sei già pronto per una nuova avventura. Complimenti ragazzo. E complimenti anche a questo vecchione che riesce a piacerti, nonostante tutto.
    
    Mentre si rivestivano, e Giorgio tremava ancora per il freddo, Giulio guardò l’orologio.
    
    - Non è ancora ...
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