1. Camilla, escort navigata


    Data: 05/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Andy Betta, Fonte: EroticiRacconti

    ... inculiamo.” Quando gli uomini vollero passare alla penetrazione si misero i profilattici, il mio culo e quello di Sara erano già stati aperti per bene e cominciarono da lì. Francamente ricordo dei gran cazzi in bocca e in culo, ma poche scopate. Quando potevo mi dedicavo a leccare l’ano martoriato di Sara e lei faceva altrettanto con me. Gli uomini si alternavano insultandoci e caricandosi a vicenda. Andammo avanti per un’ora abbondante, fino a quando i cazzi non si tolsero il preservativo e ci mettemmo in ginocchio dedicandoci di bocca a farli venire. Con le facce e le bocche piene di sborra ci baciammo, come richiesto dal padrone di casa, poi sentii riagganciare il mio guinzaglio e qualcuno mi strattonò. “Questa troia vuole che le pisciamo tutti in bocca.” Disse il padrone di casa. Io guardai Sara che sorrise, aveva scritto in fronte ‘te lo avevo detto’. Andai a quattro zampe in bagno, dove mi misi in ginocchio a bocca aperta. Loro si misero in coda e mi pisciarono in bocca, io facevo del mio meglio per non bere, per non prenderla negli occhi, ma era un getto continuo che cominciò ad arrivare da tutte le parti. Alla fine ero completamente bagnata di piscio puzzolente. “E’ o no una gran troia?” “La peggiore. Una vera vacca. Un pisciatoio. Mi fai schifo.” Ricevetti un ceffone e stetti zitta. “Una cagna in calore. Una lurida puttana.” Secondo ceffone. “Pulisciti troia, non vorrai uscire dal bagno senza una doccia.” Uscirono, io aprii l’acqua della doccia e mi misi sotto, dopo ...
    ... pochi minuti mi raggiunse Sara. facemmo la doccia insieme, pulendoci per bene a vicenda, massaggiandoci i culi rovinati. Ci baciammo dolcemente. “Sei stata bravissima.” “Grazie.” Quando uscimmo era rimasto solo il padrone di casa, che ci dette una mazzetta di banconote. Ormai l’anno accademico era alla fine, nonostante il nuovo “lavoro” avevo comunque trovato il tempo per lo studio e dato i miei esami. Non ricapitò più un’orgia come quella che facemmo, solo una volta un cliente chiese una cosa a tre con me e Sara e ci divertimmo molto. Ebbi però diversi clienti “normali” e misi da parte un bel po’ di soldi, non mi dispiaceva uscire la sera con uomini magari non giovanissimi ma in generale carini e generosi, al di la del pagamento. Arrivata l’estate però chiusi momentaneamente il mio profilo online di escort prima di partire e tornare a casa dai miei. Salutai Sara e tornai ad essere una normale studentessa universitaria che torna dai genitori, nella bella casa di campagna in cui ero cresciuta. A casa mi fecero tante domande sulla vita universitaria ed io dovetti concentrarmi per non raccontare nulla del mio lavoro, finsi con i miei di avere un lavoretto serale come barista per giustificare i soldi che avevo con me. Un giorno mia madre mi annunciò che avremmo avuto a cena la ragazza di mio fratello con i genitori, una cena tutti insieme per conoscerli. Che palle, pensai. Arrivarono tutti e ci fu il giro di presentazioni. Lei era una donna dimessa, parlava solo di quanto fosse ...