Compleanno speciale
Data: 25/07/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... grossi coglioni pelosi e pendenti. Annusavo il suo pungente odore virile e proseguivo ad insalivargli l’asta fino a tornare a succhiargli la cappella, a slinguarla, per poi infilarmelo giù nella gola più che potevo. Gemeva e rantolava. Emetteva mozziconi di parole sconnesse. Qualcosa si capiva: “Succhiami la minchia, troia… sugaminchia… zoccola… cacciatelo in gola”. Tutta soddisfazione per me.
Stavo riempiendomi la bocca con le sue palle quando mi staccò, mi fece alzare e mi spinse sul letto di schiena. Mi alzò le gambe prendendole da sotto le ginocchia ed osservò il mio buco voglioso.
“Si vede che ne hai presi tanti! Pensare che lì dentro ci hanno goduto centinaia di maschi mi eccita da impazzire. Guarda, non ce l’ho mai avuto così grosso”. Si tirò su e mi mostrò più di 25 centimetri di carne dura e venosa, leggermente curvata verso l’alto. Non ebbi esitazione:
“Rompimi il culo e non ti fermare”.
“Sei una troia. Ti farò dimenticare tutti gli altri”. Ci vollero tre spinte poderose per arrivare in fondo. Gridai e mentre mi fotteva di brutto prese le sue mutande da sopra il letto e me le mise in bocca per attenuare le mie urla. Quando il mio buco diventò una voragine slabbrata e senza fondo mi tolse il tappo dalle labbra e le sostituì con la sua lingua. La saliva ci incollava la bocca, il sudore ci incollava il corpo, la sua furia mi incollava a lui, il suo cazzo mi riempiva fino allo stomaco. Mi possedeva, mi sentivo sottomesso, mi sentivo femmina e quasi ...
... subito venni sulle nostre pance, sui nostri peli. Mi dimenavo, lo incitavo a fare sempre più forte, senza ritegno.
“Cazzo, che troia che sei. Questo si che vuol dire essere troia. Sei la migliore troia che mi sono mai scopato. Chi non ti ha voluto non sa che si è perso”.
Calò di nuovo a baciarmi senza smettere un secondo di sbattermi, infoiato come un animale. Fu così che, dopo una lunghissima scopata, tremando tutto, mi sborrò dentro una quantità immensa di succo, urlandomi il piacere direttamente in bocca. Si staccò per riprendere fiato continuando a stantuffare ed a schizzarmi dentro bordate su bordate, con gli occhi fuori dalle orbite e il viso stravolto dalla libidine. Bello come un diavolo.
Alla fine si afflosciò lasciandosi andare con tutto il peso sopra di me mentre il suo pene perdeva consistenza e rilasciava le ultime gocce dentro di me. Col peso di quel montone addosso, il buco aperto e stracolmo di liquido, del suo liquido virile, non resistetti e me ne venni una seconda volta emettendo gemiti di godimento puro.
Sollevò la testa. I nostri visi vicini. Mi sorrise accarezzandomi le tempie. Un fugace bacio. Nei suoi occhi vidi la soddisfazione più completa, ma anche lui la lesse nei miei.
“Finalmente una volta ho scelto io la puttana e non viceversa”, disse.
“Finalmente mi hai fatto sentire puttana ancora una volta e grazie della scelta”, aggiunsi io.
“Mi sono sempre piaciuti gli uomini maturi come te: col sale in zucca e maschili ma che a letto si ...