Con la bella stagione quella del camper fu la genialata di mio marito:cornuto e contento
Data: 30/07/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: SexCulture
... varcò la soglia del negozietto (in realtà molto più grande di quanto il fronte-strada lasciasse supporre) e cominciammo ad aggirarci tra la merce esposta sugli scaffali. Ci dilettammo, soprattutto, a studiare le immagini delle custodie delle videocassette porno e una vetrina che presentava una ricchissima panoplia di cazzi di lattice e plastica, dalle dimensioni di un pennarello a quello di una bottiglia dell’acqua minerale! Il titolare, contrariamente alle nostre aspettative, era una persona gradevole, prossima alla cinquantina, senza quell’aria sordida che spesso avevo notato in alcuni dei titolari di altri negozi del genere che avevamo visitato; il mio compagno vide su dei manichini due… vestiti, chiamiamoli così: uno era nero, lungo fini alle caviglie ma aveva due lunghi spacchi sul davanti, seguendo la linea delle gambe, fin quasi alla vita ed un lungo spacco dietro che arrivava proprio all’altezza della mia micia. La parte superiore era in pratica solo due triangoli di tessuto che, partendo dalla linea vita piuttosto bassa, risalivano fin dietro alla nuca, coprendo molto sommariamente i seni e lasciando visibile, dietro, la parte superiore delle natiche; avevo idea che, sedendomi con quel… ‘coso’ addosso, sarei stata più che nuda!
L’altro, invece, era un miniabito, sempre nero, di taglio normale, senza maniche e con una profonda scollatura posteriore che lasciava scoperta la schiena; un abitino dignitosissimo, se non fosse stato per il fatto che era realizzato ...
... con un fitto e leggerissimo tessuto a rete piuttosto fitta, ma di fili sottilissimi.
Mi pregò di provarli, perché me ne voleva regalare uno ed io mi schermii, ma venni incitata a farlo anche da due tizi che, come noi, si aggiravano nel negozio.
Chiesi al proprietario dove potessi provarli e mi indicò un cubicolo adatto; lì entrata, mi tolsi la camicetta, la mini e decisi d togliermi anche il tanga che indossavo sotto. Indossai il primo ed uscii, accolta da ammirati commenti dei quattro uomini; mi fecero camminare, voltare, sfilare per loro: i due estranei si erano seduti su un divanetto nero, da poco prezzo e mi chiesero di sedermi tra loro; ad un cenno di assenso di Angelo, acconsentii e l’abito, come da previsioni, mi cadde ai lati, lasciandomi le gambe e due spicchi del pancino nudi. Uno degli uomini mi chiese di coprirmi le ginocchia e, mentre mi piegavo in avanti per soddisfare questa stravagante richiesta, capii: facendo così i miei seni si scoprirono e ciascuno dei due poté impadronirsi di un capezzolino con le dita…
La cosa era indubbiamente eccitante (anche per loro: vedevo il rigonfiamento dei loro calzoni!), ma decisi di divincolarmi per andare a provare l’altro indumento.
Quando feci la mia apparizione, ammutolirono: il tessuto, leggermente elasticizzato, mi fasciava il torso ed i fianchi come una seconda pelle e restava teso tra le mie cosce, sottolineando però sia il mio triangolino nero che il solco tra le chiappine, dietro.
Gli occhi dei due ...