La Coinquilina cap 11
Data: 02/08/2021,
Categorie:
Voyeur
Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti
... confessato di averla spiata, faceva parte di tutti i “non detti” tra di loro. “Cosa succede?” Disse con aria fintamente sorpresa “Eh, forse dovrei dirti che qualche giorno fa ho comprato un giocattolino...intimo..e che... oggi l’ho indossato” Disse Sara con falso imbarazzo. Gustavo stava impazzendo. Sapere che lei non fosse sicura che lui l’avesse spiata e vederla ammettere candidamente questo suo segreto così intimo, aveva ai suoi occhi una potenza erotica devastante. “Sara..mi sorprendi sempre. E...di che giocattolino stiamo parlando?” “Ehm...un plug anale..me l’ha consigliato una mia collega ed incuriosita, l’altro giorno l’ho comprato su Amazon. L’ho provato e mi è piaciuto molto, al punto che oggi mi è venuta la curiosità di sapere cosa si sentiva a camminare tutto il giorno con quel cosino dentro..solo che sedendosi..il vestito si è impigliato proprio lì” disse Sara facendo una smorfia maliziosa. Gustavo la guardò con il suo solito sguardo che trapelava disappunto. “Ok, quindi vuoi che ti aiuti a togliere l’impiccio?” “S..si, grazie. Coprimi con il tuo corpo, ci vorrà un attimo” Gustavo si guardò intorno per vedere se qualcuno li stesse osservando, poi eseguì velocemente l’ordine, con le mani che gli tremavano ed il sudore che ormai gli aveva imperlato la fronte “Ecco, sei libera adesso” Sara gli schioccò un bacio sulla guancia, riconoscente e gli disse “Grazie, sono una pasticciona, lo so. Tutto ok, Gus? sei tutto rosso” “S..si, si..è che non faccio in tempo ad ...
... abituarmi a certe tue libertà che subito te ne inventi una nuova.. Vabbè. Lasciamo perdere, godiamoci la prossima stanza” disse lui cercando di riprendere il controllo. Si soffermarono a guardare il Bagno delle Ninfe ma Gustavo vide gli occhi di Sara scrutare altrove, incuriositi. Ad un certo punto sentì afferrarsi il braccio destro “Vieni con me” Sara lo trascinò vicino all’uscita di emergenza. Accanto c‘era una porticina semichiusa con un cartello di divieto di accesso. “Dai andiamo a vedere cosa c’è” “Sara no….non si può...sicuramente ci sarà qualcuno dentro..” Sara lo trascinò di forza. Era una stanza di circa 20 metri quadrati. L’unica illuminazione presente proveniva dalle fessure aperte della persiana chiusa. Intorno a loro c‘erano solo lenzuoli che coprivano opere d’arte, sicuramente non di Hayez, probabilmente quadri da restaurare o in deposito in attesa di nuova collocazione. “Dai diamo un’occhiata, non c’è nessuno…non facciamo niente di male” Gustavo acconsentì mantenendo lo sguardo verso la porta, in attesa che qualche custode entrasse e li beccasse a curiosare dove non dovevano. “Quella sicuramente è una statua, dai vediamola” “Sara..no...” Non fece in tempo a finire la frase che Sara tolse il lenzuolo lasciandolo cadere a terra. “La Venere di Milo….” “Sì adesso la Venere di Milo è qua in un deposito polveroso….” “Ma no scemo...è una copia, ovvio!!” rise Sara. La guardò estasiata ed iniziò a toccarla. I suoi polpastrelli percorsero tutto il corpo di quella donna ...