La Coinquilina cap 11
Data: 02/08/2021,
Categorie:
Voyeur
Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti
... eppure gli uomini continuano a guardarla. Non è meraviglioso?” Gustavo rifletté un attimo e giunse alla conclusione che effettivamente c’era un modo di essere immortali. Aveva sentito una pulsione guardando quel nudo, quella donna era morta eppure continuava a destare desideri sessuali. Sara si allontanò di nuovo e rimase immobile davanti a Il Bacio. Si mise seduta sul divanetto collocato di fronte ed iniziò ad osservare minuziosamente i colori e i movimenti. Gustavo la raggiunse e si sedette accanto a lei. “E’ davvero bello, niente da dire” “Sì….c’è passione ma anche struggimento. I due si stanno per dividere, lui deve partire e chissà quando si rivedranno..” Gustavo si sorprese per quella lettura così romantica e così tanto lontana dal carattere di Sara. Lei si alzò dal divanetto e si avvicinò ancora di più al quadro. Gustavo, ancora seduto, notò subito che l’abito le si era alzato e cominciava ad intravedersi l’attaccatura delle sue natiche. Vide che le si era impigliato in qualcosa ma non capiva cosa. Si spostò leggermente per vederla più in controluce e proprio in quel momento, un flash di una macchina fotografica fece brillare qualcosa in mezzo alle sue carni. Qualcosa che aveva già visto giorni addietro e del quale non si era dimenticato. Sara indossava ancora quel plug. Ebbe subito l’istinto di avvisarla ma non riusciva a distogliere lo sguardo da quel particolare così osceno. “Altri 5 secondi e glielo dico...” Girò leggermente la testa. Una Venere nuda, di ...
... schiena, intenta a giocare con due colombe lo stava osservando, come se si fosse accorta della scena. Gustavo si sentì girare leggermente la testa. Si trovava in una circostanza nebulosa dove non riusciva più a distinguere finzione da realtà. Si alzò dal divanetto e andò dietro Sara. Il suo sguardo era concentrato su quel particolare. Se lo sentì duro e gonfio ma riuscì a contenere l’eccitazione. Sara si fermò di scatto. Le era caduto il biglietto della mostra. Si chinò per raccoglierlo e Gus si sentì morire. Il vestito si sollevò fino a mostrare parte dei suoi glutei. Si avvicinò per coprirla dagli sguardi indiscreti degli altri visitatori. Raccolto il biglietto, Sara si girò verso di lui. A cinque centimetri l’uno dall’altra, Gustavo sentì incendiarsi il volto. “Ti piace?” gli chiese “Da morire….” Andando nella terza sala, Gustavo la prese per un braccio. Adesso doveva dirglielo. Il vestito, dopo essersi piegata, le era arrivato fino a metà culo e si poteva intravedere il luccichio del plug. “Saretta…..tirati giù il vestito, ti si è….impigliato in qualcosa….non so...” Sara si guardò dietro e si portò la mano alla bocca “Oddio grazie, non me ne ero accorta. Stavo dando scandalo!!” sorrise maliziosa. Provò a disincastrare il vestito dal suo gioiello intimo, ma l’unico effetto che ne conseguì fu che le maglie della garza si tirarono, sfaldandosi un po’. “Ehm, Gus. temo che ci sia un problema” Gustavo non poteva dire del plug. Almeno, non avendone mai parlato con lei, e non avendo ...