Il piccolo scrittore fiorentino
Data: 02/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... mio attrezzo. Io non l’ho tolta perché il mio gesto sarebbe stato troppo visibile. “Smettila!”
“Sembra essere molto interessante” e mi ha sorriso continuando a strizzarmelo. “Lui” ha cominciato a prendere consistenza. La vicinanza di un ragazzo così bello, così voglioso e così smaliziato pur essendo ancora vergine, non poteva essermi indifferente.
“Dai, andiamo a casa tua. Non ti chiedo di promettermi niente, ma almeno fammici provare. Tu mi piaci molto. Se poi non ci riesci non me la prenderò: mi avevi avvisato”. Poi, con l’aria pietosa di un cane accanto al tavolo del padrone, “Ti prego”.
Come resistere ad una richiesta simile mentre la sua mano continuava a stuzzicarmi ed il mio coso di lì a poco sarebbe stato così evidente che non mi sarei potuto alzare senza destare l’attenzione della gente!
“Ok, andiamo”. Mi alzai di scatto e lo presi per quella mano impertinente quasi trascinandolo, mentre lui rideva felice.
Entrati in casa, lì nell’ingresso, mi si è arrampicato addosso ancora una volta per baciarmi. Io l’ho girato e schiacciato contro il muro per infilargli tutta la lingua in bocca. Ha corrisposto con passione e la sua felicità è andata via via tramutando in una sensualità intensa. Praticamente mi si è sciolto tra le mani, mentre lo tenevo per la vita. Inutile dirvi come mi si era intostato il cazzo nei pantaloni! Ma anche il suo non era da meno e me ne accorsi perché premevano l’uno su l’altro.
Quando lo rideposi a terra ci mise subito la mano ...
... sopra. “Accidenti! Sono certo che non mi deluderai affatto”.
Lo presi in braccio e lo portai direttamente sul letto e rimasi in piedi a rimirare lo splendore di quel cucciolo affamato. Subito si avvicinò col viso alla mia patta e cominciò a baciarlo ed insalivarlo attraverso la stoffa.
“Bisogna liberarlo, altrimenti rompe tutto”. Slacciò il bottone e tirò giù la zip. Afferrò il bordo dei pantaloni e delle mutande assieme e li tirò giù, fin sotto le palle. Ricevette in faccia una legnata del mio bastone durissimo e ne fu più che felice. Stette a guardarlo per qualche secondo.
“Che bello e che profumo!” Ne prese una grossa boccata e se lo infilò dentro. La grossezza rispetto alle sue labbra era tale che riuscì a far entrare solo la cappella ma lui, a forza di impegno e saliva, riuscì a riceverne fino a metà dell’asta, strozzandoselo in gola. Lo sfilò completamente bagnato.
“Che buono!” e lo riprese in bocca. Cominciò un andirivieni continuo, accompagnato da abbondante saliva, dalla lingua a mulinello e da eccitanti rumori di risucchio. Era tanto bravo che ebbi un dubbio.
“Sei bravissimo. Sei sicuro che non ne avevi mai assaggiato uno?”
S’interruppe. “Si, è tutto vero, però il tuo cazzo è proprio come lo sognavo” e ci si ributtò sopra non dimenticando, di tanto in tanto, di lapparmi i coglioni pelosi.
“Che troia nata!” pensai e mi lasciai andare al piacere più intenso.
Dopo almeno dieci minuti di quel pompino appassionato stavo per non farcela più e glielo ...