Il piccolo scrittore fiorentino
Data: 02/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... dissi. “Se continui così, tra poco ti sborro in bocca e dovrai inghiottirla tutta, puttanella”.
Lasciò immediatamente la mia mazza. “Vorrei tanto sentire il sapore della sborra ma adesso no, ti prego, scopami. Voglio essere sverginato da te”.
“Allora spogliati, che aspetti”. Fece in un lampo. Poi ebbe pure la sfrontatezza di girarsi e farmi ammirare il bel culetto perfettamente rotondo. Si chinò in avanti e potei vedere il forellino circondato di peletti biondi che tanto desiderava essere aperto.
“Se fai così sarò costretto a prenderti con la forza”.
Si gettò sul letto, alzò le gambe e, prese in mano le chiappette, se le allargò per offrirsi completamente. “E’ quello che voglio. Rompimi il culo e scopami con tutta la forza che hai. Ho sempre sognato di essere violentato. Fammelo sentire forte. Non avere pietà”.
“Ti farò male. Lo vedi come è grosso!”.
“Non ti preoccupare del mio dolore e delle mie urla. Usami e pensa solo al tuo piacere. Montami come un toro”.
In quel momento non potevo desiderare di più. Non aveva bisogno di chiedermelo. Più che un toro ero inbufalito ed accecato dalla lussuria. Non mi succedeva da molti anni di essere così eccitato nel ruolo attivo. Sono salito sopra di lui, ho puntato la mia cappella, gli ho tappato la bocca con una mano ed ho spinto senza preoccuparmi di niente. Si è potuto sentire il muscolo dell’ano che si rompeva ma la mazza è entrata dentro come nel burro, fino in fondo, tanto era il suo desiderio. L’ho pompato ...
... senza ritegno come un animale. Le sue urla si infrangevano contro il palmo della mia mano. L’ho tolta quando si erano trasformate in gorgoglii di piacere.
“Siii… Cosiii… Sfondami tutto… Ahhh…” Gli scendevano le lacrime dagli occhi e mi chiedeva di continuare ad impalarlo con durezza.
“L’hai voluto tu, frocetto schifoso… Allora ti piace il cazzo grosso su per il culo, vero?”
“Si… Siii… Adesso ne sono sicuro”.
Ho continuato a scoparmelo duro per almeno mezz’ora. Lui godeva del suo primo cazzo in culo ed io di avere sotto di me un ragazzo così giovane e carino che si concedeva con trasporto. Si agitava tutto, si inarcava, sbarrava gli occhi, gli si giravano dal piacere. Con le braccia ora aperte a croce, ora appoggiate alle mie spalle, ora sul mio petto peloso, ora sulle mie cosce i cui muscoli vibravano per le spinte che gli infliggevo. Lo insultavo e lo coprivo di luridi epiteti che aumentavano la nostra lussuria. Non solo l’ho sverginato ma l’ho completamente sfondato.
“Vuoi ancora assaggiare la mia sborra?” gli ho detto quando sentivo che non avrei resistito molto ancora.
“Si… fammela bere… Voglio assaporarla”.
“Preparati. Adesso esco dal tuo buco e vengo in avanti. Tu apri la bocca”.
Obbedì immediatamente ma io non feci abbastanza rapidamente i movimenti sicché il primo schizzo, denso e corposo, gli disegnò una striscia rettilinea che andava dai capelli alla bocca, passandogli sul naso. Gli altri che seguirono gli finirono tutti dentro perché la mia ...