Al terzo piano
Data: 03/08/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Urcaloca
... dell’orgasmo sulle sue labbra.
Conclusa la missione mi rilassai fino a sborrare a mia volta in un muggito di piacere, Gina riusciva sempre a estrarre dalle mie palle una quantità di sborra stupefacente.
Mentre mi guardava dopo essersi messa a pancia in giù la accarezzai dolcemente mentre ci baciavamo,
sembrava beata e davvero non pensavo che una donna fino a pochi giorni prima avvolta in un’aurea di antipatia preconcetta potesse donarmi tanta piacere.
Dopo alcuni minuti avvenne il fenomeno della resurrezione della carne e visto che era in posizione iniziai a scoparla alla pecorina, lei incitava a fotterla a più non posso, eravamo giunti alla fase: “fammi tua, ora non si scherza più”. Per evitare di venire di nuovo intervallavo la penetrazione a momenti in cui le strofinavo il cazzo sul solco fra le chiappe, il culo era lì a disposizione. Distrattamente feci finta di sbagliare orifizio appoggiando la cappella al buco del culo ritraendomi come per chiedere scusa dell’errore.
Gina esplose in un riso soffocato.
-Cosa c’è?- chiesi
-Mmmmm, chiedevo quanto ci avresti messo a chiedere di farmi il culo-
-Ma io veramente…-
-Va bene infilamelo dentro, non voglio deludere la visione che hai di me di vecchia troia puttana e porca, dai piantamelo nel culo e divertiti-
Sinceramente non è che avessi poi una grande esperienza di inculate, anzi l’unica volta era stato tutta una serie di: “No cosa fai. Ssshhh, cazzo che male. No, no esci non resisto”. Insomma ...
... forse trenta secondi dentro e poi una mediocre sborrata sulle chiappe.
Ora c’era da fare di meglio e mentre Gina volenterosamente si metteva a culo in aria umettai l’apertura in mancanza di meglio con l’umore che usciva dalla figa.
Entrare dopo aver individuato la giusta angolazione fu piuttosto semplice, di sicuro meno facile per lei mantenersi rilassata mentre sprofondavo dentro di lei.
Non si capiva se godesse o soffrisse e aveva cominciato a vibrare tutta distendendosi sul letto.
-Come va?- chiesi
-Mi hai rotto il culo come vuoi che vada. Merda che male, fai piano, muoviti lentamente. Merda mi ammazzi-
Non sapevo che fare, tirarlo fuori o fottermene e continuare a sbatterla.
-Dai così ora comincio a godere, piantamelo ancora e sborra, fai presto. Merda mi rompi il culo, merda-
Con una punta di sadismo mi eccitava godere mentre lei soffriva, avrei voluto prolungare questa sensazione di possesso ma la stessa eccitazione mi aveva spinto verso il punto di non ritorno e le riempii l’ano di sperma.
Estrassi l’uccello con il terrore di vederlo intriso di merda, ma evidentemente doveva essersi fatto un bidet accurato, c’era da sincerarsi sulle sue condizioni. Anche su quel versante pareva andare meglio del previsto, non era eccessivamente sofferente.
-Tutto bene?- chiesi
-Bene, scusami se ho urlato ma sai restare fredda mentre mi sfondi il culo è difficile, accidenti devi avere una certa esperienza. Quante te ne sei fatte?-
Accidenti avevo il ...