La Matrigna - Atto 8 - Testare gli effetti miracolosi - Racconti Erotici

La Matrigna - Atto 8 - Testare gli effetti miracolosi

... più denso e concentrato in seguito, questo ormai lo aveva visto. Ma il suo sapore? Chissà che sapore aveva. Franca nel frattempo continuava imperterrita la sega con molta dedizione. Certo che se Giovanni avesse eiaculato come prima, avrebbe veramente sporcato significativamente il divano, oltre che i suoi piedi. Ma non era un problema poi così grande, con una semplice spugnetta si sarebbe potuto lavare tutto. D’altronde quello era frutto divino, purificatore, dalle enormi sostanze nutritive. Insomma era qualcosa di positivo, di buono, di prezioso in realtà. Forse lo stava sprecando in quel modo. “Eccomi di nuovo… sto venendo…” Interruppe i suoi pensieri Giovanni e in men che non si dica, il ragazzo scoppiò nuovamente su di lei bagnandole stavolta i bellissimi piedi. Alcuni schizzi si scagliarono contro i leggins, ma altri colpirono con precisione le caviglie, i piedi e le dita di Franca la quale si prodigò con l’altra mano a raccogliere ciò che rischiava di cadere e a spalmare quello che si addensava solo in alcuni punti del piede. L’orgasmo stavolta fu più contenuto, ma Franca rimase comunque piacevolmente sorpresa. Si incremò anche i piedi con una certa passione, sotto gli occhi estasiati di Giovanni, non mancando di passare tra le dita per distribuire il frutto dell’orgasmo del ragazzo. “Ora veramente non abbiamo più punti dove metterla…” ...

... Tentò di aprire il discorso Giovanni lasciandosi sprofondare nella stoffa del divano. “Non ti preoccupare ho già in mente qualcos’altro. Però niente riposo per te ora, cominciamo subito il prossimo round!” Fece Franca senza curarsi di non sporcare il divano con i piedi ancora ricoperti di sborra. “Cosa vuoi fare?” Chiese curiosamente Giovanni che ormai era sicuro che, come sosteneva Mirko, anche a Franca piacesse quella terapia che stava sempre più tramutando in un perverso gioco erotico. “Il Dottore e anche Rossana, hanno detto che devo usare ogni mezzo, giusto? Mi sono stancata di usare solo le mani. Ti va se faccio con la bocca?” Chiese diretta Franca. “Intendi un…” Giovanni non riuscì a completare la frase, ma ci pensò Franca per lui. “Sì, un… pompino. Facciamo prima, no?” Cercò di giustificarsi Franca, sorridendo. “Beh sì, penso proprio di sì. Giornata di novità oggi, eh?” “Fa bene variare ogni tanto no? Migliora la terapia…” Franca sembrava una pantera con l’eleganza e sinuosità con la quale si avvicinò al pube del ragazzo. Tentò di nascondere la sua voglia di assaggiare quel cazzo, ma era consapevole di poter fare poco. Qualcosa ormai era scattato in lei, come una molla di un ingranaggio ormai, desiderava ardentemente continuare quello strano rapporto che aveva intrapreso. Rossana aveva ragione, la terapia era positiva anche per loro.