1. "le vacanze estive" brano tratto dal mio primo romanzo "le avventure erotiche del giovane mc"


    Data: 29/08/2017, Categorie: Etero Autore: ilromantico73, Fonte: Annunci69

    ... venire.
    
    Allora le presi una gamba e la passai davanti a me a raggiungere l’altra, lei capì subito cosa volevo fare e senza farsi pregare, si girò del tutto a pecorina senza mai toglierlo da dentro. Brava la ragazza!
    
    Ora la scopavo da dietro, adoravo la pecorina, mi dava come una sensazione di controllo, di dominio e nel sesso è importante ogni tanto assumere dei ruoli, dei giochi, ora di dominio ora di sottomissione. Mentre la prendevo così con le mani, le massaggiavo quel bel sedere abbondante, gli aprivo e chiudevo le chiappe, ero tentato di darle un sonoro sculaccione ma non ero certo che avrebbe gradito e non volevo certo interrompere quel momento. Desideravo troppo venire ancora, per cui cercando di farla cadere come una di quelle conversazioni che si fanno mentre si fa sesso, iniziai: “Mmmhhh, hai un sedere fantastico!”
    
    “Non trovi che sia troppo grosso?”
    
    “No, trovo che sia troppo perfetto, vorrei mangiartelo, mordertelo, sculacciarlo perché è così bello e provocante che sembra faccia apposta per tentarmi.”
    
    Lei rise e io lo presi come un tacito assenso, per cui le diedi un piccolo colpetto a mano aperta su una chiappa. Non disse nulla ma fece un piccolo mugolio. Lo considerai come un’ulteriore cenno di assenso e la colpii di nuovo ma stavolta un po’ più forte e anche il suo mugolio si fece più forte. Incoraggiato da questo, iniziai a dare alcuni schiaffi su quel culo via via sempre più forti, lei ansimava e mugolava e mi diceva: “Lo sapevo, fai il ...
    ... romantico ma sei un porco come tutti gli altri.”
    
    “No, non come tutti gli altri, di più, ma anche te non scherzi, ti sta piacendo, vedo.”
    
    “Te l’ho detto, non sono da meno di te, se una cosa la fai tu la faccio anche io.”
    
    Detto questo, mi leccai il pollice destro e presi ad accarezzarle il buco del culo. In un primo momento si irrigidì ma piano piano tornò docile e vogliosa. Continuando ad aggiungere saliva e accarezzandola, il buco del culo piano piano iniziò a cedere e in poco le affondai tutto il pollice nell’ano. Impazzì totalmente e iniziò a spingere indietro con sempre più forza. Voleva il cazzo e il pollice più dentro che poteva. Tempo un minuto di questo trattamento e urlò tutto il suo godimento. Lo avranno sentito a tre piazzole di distanza, e crollò in avanti sdraiata sul materassino. Io rimasi in ginocchio con il cazzo ancora duro, non ero riuscito a venire nemmeno questa volta. Ciò che io trovavo snervante e avvilente, lei erroneamente lo prese come segno della mia grande virilità. Mi guardò e disse: “Cazzo, sei incontentabile, mai trovato uno come te” stavo per dirle che era un errore, che non riuscivo a venire ma per una volta che una situazione negativa sembrava positiva, feci finta di niente.
    
    “Sì, lo so, ho sempre voglia, se poi sono con uno splendore come te…” replicai con un tono di finta modestia.
    
    Questo evidentemente la eccitò di nuovo, mi disse di sdraiarmi che mi avrebbe distrutto, salì sopra di me e iniziò a cavalcarmi come se galoppasse. Si alzava ...
«12...678...11»