La Matrigna - Atto 3 - Racconti Erotici

La Matrigna - Atto 3

... piedi, spagnole… Qui fan di tutto. Basta che t’inventi che ti piacerebbe di più o, se proprio non ce la fai, chiedi al Dottore di darti una mano per un po’ di spicci in più.” Mirko si zittì non appena vide Rossana e Franca venire loro incontro. “Per noi si è fatto tardi Mirko, dobbiamo tornare a casa o non facciamo in tempo per la sega.” Disse Rossana con estrema naturalezza. “Agli ordini capo!” Rispose Mirko con il gesto del saluto militare. “Forse dovremmo andare anche noi.” Propose Franca. Tutti e quattro lasciarono l’edificio e presero strade diverse diretti verso le rispettive automobili. Franca e Giovanni salirono sulla loro smart bianca e partirono, diretti verso casa. “Oggi mio padre rincasa tardi, no?” “Sì, come ogni giovedì. Che ore sono?” “Quasi le cinque e mezza. Staremo a casa per le sei.” Quei calcoli servivano per far capire a Franca che c’era tempo per iniziare la terapia. Giovanni sperò che lei lo avesse colto. Aveva timore ad essere troppo diretto. “Sì, il giovedì mi sembra il giorno migliore no? Abbiamo tutto il pomeriggio e parte della sera e…” Franca si bloccò e si zittì per qualche minuto. “E’ il giorno migliore dai, lo faremo oggi. Come ti senti?” Giovanni decise di rispondere il prima possibile, per trasmettere sicurezza e nessuna incertezza. “Sto bene. Volevo ringraziarti per quello che ti stai assumendo di fare. So che non è facile per te ma….” “No, non c’è bisogno che mi ringrazi. Lo faccio per te e per la tua salute. E poi non sembrava essere così brutto per tutte quelle persone lì dentro, non trovi?” Tentò di scherzare Franca mentre si fermava ad un semaforo e si girava a guardare Giovanni negli occhi. Il ragazzo scacciò via tutti i pensieri e seguì il consiglio di Mirko. In fondo, cosa sarebbe potuto andare storto?